Il salto più lungo

MarascoAlessandroIl battipagliese Alessandro Marasco (nella foto), giovanissima promessa dell’atletica italiana, ha stabilito con i suoi 7.17 metri il record regionale nel salto in lungo, staccando così il pass per i prossimi campionati europei Allievi di atletica leggera, che si terranno dal 14 al 17 luglio a Tbilisi.
Un risultato davvero importante per il nostro concittadino, già campione italiano nella categoria Cadetti lo scorso luglio ed ora subito proiettato verso i prossimi appuntamenti sportivi: «Se penso al record – ha affermato – provo un’emozione indescrivibile, la stessa che ho vissuto l’istante dopo averlo realizzato. Tutt’oggi mi risulta difficile credere che andrò agli Europei al mio primo anno nella categoria Cadetti e non nascondo che per me vestire l’azzurro è davvero un sogno che si realizza».
Alessandro è un ragazzo serio, lo si capisce da come si esprime e dal modo in cui pesa le parole, non risultando mai banale e non nascondendo un pizzico di emozione per il risultato ottenuto: «Ho iniziato questo sport solo quattro anni fa e dopo un lungo rodaggio. Quando si è piccoli è difficile trovare immediatamente la propria dimensione, bisogna cimentarsi in più discipline per capire dove si può eccellere. Andare agli Europei è già di per sé un bellissimo traguardo – continua, senza sbilanciarsi quando si introduce un ipotetico discorso medaglia – ma giustamente ogni atleta deve puntare al massimo. Sicuramente sarà dura mettersi in luce a livelli continentali, ma l’importante è fare sempre bene senza scoraggiarsi».
E quando gli si chiede la chiave del suo successo, Marasco risponde con lucida determinazione: «Senza dubbi il primo passo deve essere l’allenamento continuo. Personalmente mi alleno cinque volte la settimana, tre giorni in pista e due in palestra. Per fortuna riesco ancora a conciliare studio e sport, anche se i sacrifici ci sono e sono inevitabili. Da solo però non ce la farei ed infatti vorrei ringraziare la società Idea Atletica Aurora, il mio allenatore Cosimo Melchionda e mio zio Lino che mi cura l’aspetto nutrizionale. Senza di loro non avrei di certo raggiunto questi risultati né potrei continuare a migliorare sotto l’aspetto umano e professionale. Loro lavorano ogni giorno al mio fianco ed io faccio di tutto per renderli orgogliosi».
La favola di Alessandro dimostra ancora una volta che l’impegno e l’abnegazione vengono sempre premiati e che, per emergere, non basta il solo talento, a cui dunque si devono accostare maturità e serietà, nella speranza  che gli europei siano per lui solo il primo passo di un percorso ricco di successi personali e professionali.

20 maggio 2016 – © Riproduzione riservata
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