Il problema esiste?
[di Stefania Battista]
Una sensazione o un allarme reale? Quanto è insicura veramente la nostra città? E quanto di più potrebbero fare le istituzioni a cominciare dall’Amministrazione comunale?
A sentire le voci dei commercianti la realtà è quella di una città “desertificata”, allo sbando e ormai preda di violenza, reati predatori e vandalismo. Ma alla Prefettura, come ci conferma la sindaca Cecilia Francese, i dati relativi ai reati risultano in costante diminuzione negli ultimi 10 anni.
A porsi la domanda è la stessa sindaca: «I dati ufficiali sono questi. Allora ci chiediamo ma sono diminuiti i reati o sono diminuite le denunce?».
Molti reati sono da qualche tempo perseguibili solo a querela di parte. In mancanza di denuncia è come se non fossero mai stati commessi. Impotenti le forze dell’ordine a indagare. Ecco perché le Prefetture insistono sul potenziamento dei sistemi di videosorveglianza. «Questo l’abbiamo fatto e lo stiamo facendo – ribadisce la sindaca – Ci sono 47 telecamere in città e altre nell’area industriale».
Un dato confermato anche da Antonio Visconti che spiega: «Con il Consorzio Asi abbiamo agito proprio in questo senso: telecamere, lettori di targhe e centraline ambientali. La videosorveglianza è un ottimo deterrente perché coglie gli autori dei reati sul fatto. Dove c’è criminalità, insicurezza e corruzione, lo sviluppo non può fiorire. In città bisogna fare di più, potenziare la videosorveglianza».
A fine novembre 2024 la Giunta comunale ha approvato una delibera di indirizzo che prevedeva tra le azioni di contrasto anche la firma di un “Patto per la sicurezza” presso la Prefettura. Patto che dovrebbe potenziare gli interventi interforze e la collaborazione nel controllo del territorio.
«Dopo 4 tavoli sulla sicurezza – afferma Francese – ne abbiamo chiesto un quinto. Vorremmo attivare il controllo di vicinato. Attendiamo la convocazione. Ma stiamo agendo su più fronti: i daspo urbani, la prevenzione attraverso politiche di integrazione e inclusione, la lotta alla povertà con il Piano di zona. Le assunzioni di nuovi vigili urbani, compatibilmente con le risorse di bilancio».
«Polizia, carabinieri e Guardia di Finanza soffrono una forte carenza di organico – spiega Maurizio Mirra, leader di Civica Mente – ma accelerare e intensificare le assunzioni di agenti della Municipale si poteva e doveva fare. Anche la scelta di questa Amministrazione di un comandante che potrà restare in carica solo 1 anno è per noi sbagliata, non avrà neanche il tempo di rendersi conto dei problemi della città che dovrà lasciare l’incarico. Il Patto per la sicurezza è rimasto sulla carta, senza esito. Per quanto riguarda le videocamere… Va a rilento l’adeguamento della sala operativa, rendendole quasi inutili».
Ma la presenza dei vigili urbani, a quanto pare, non è sufficiente o non è incisiva secondo i commercianti.
«Il 19 marzo sono stata aggredita in pieno centro – denuncia Lucia Ferraioli di Rinascita – ed erano solo le 20,15. Di quale sicurezza parliamo?»
«Abbiamo proposto un piano sicurezza – spiega Patrizia Melella di Confesercenti – in cambio di uno sconto sulla tassa di occupazione di suolo pubblico e la possibilità di ampliare le aree; con le somme risparmiate vorremmo potenziare la videosorveglianza privata e assumere vigilantes che possano essere di ausilio ai vigili urbani. Ma finora (l’ultimo incontro si è tenuto lunedì 24 marzo, ndr) non abbiamo avuto un riscontro positivo».
«È tempo di agire concretamente – incalza Massimo Sorvillo di Confcommercio – Potenziare i controlli perché le attività commerciali soffrono. Noi siamo pronti a collaborare».
29 marzo 2025 – © riproduzione riservata





