Il primo passo

[di Simona Otranto]

Il primo passo è il più difficile. È quello con cui devi stabilire un equilibrio tra te e la realtà: comminare o restare fermi, per sempre. Il secondo, il terzo, il quarto, il quinto passo lo fai inconsciamente. E quando poi cammini puoi anche scegliere tra: il passo dell’oca, imperioso, suggestivo, o, semmai, quello del leopardo, insinuante, mimetico. O quello, ancora, del cavallo negli scacchi, inaspettato, saltellante, beffardo?! L’importante è camminare verso i cento passi, tutti insieme! (…)” .
Enzo Faenza, Il passo del bradipo

Quando è iniziata l’avventura di Invasioni Botaniche, alcuni mesi fa, da una chiacchierata con l’amico Luigi Viscido non sapevo da dove cominciare. Avevo nella testa una matassa aggrovigliata d’idee da districare e in mano un filo da aggomitolare. Il primo passo è stato proprio quello più difficile, quel perdere per un attimo l’equilibrio per poi ritrovarlo. Di lì tutta una salita e una discesa: ostacoli da superare, ponti da costruire, buche da schivare. In questo mio “primo grande passo” però non mi sono mai sentita sola. Ho avuto la sensazione che tutto l’Universo stesse dalla mia parte. Tante persone si sono riunite intorno a quell’idea che ha voluto mettere insieme la ripiantumazione di un albero e il recupero della memoria storica di una città. Un passo dopo l’altro insieme siamo arrivati all’atteso grande giorno. Il Cedro si pianterà. Un po’ di noi ci sopravvivrà.
Oggi un pensiero va a chi, con grande lungimiranza, quei Cedri in piazza Aldo Moro li ha piantati sul finire degli anni cinquanta. Un pensiero a chi, con grande determinazione, quei cedri li ha salvati negli anni novanta, quando nel progetto di rifacimento della piazza era stato previsto il loro abbattimento. In particolare, tra tutti, un pensiero va a Enzo Faenza. Le sue parole sembrano state scritte per me. Le ho lette per caso (se il caso esiste!) in un opuscolo donatomi qualche giorno fa da una persona che ne ha caro il ricordo. “Il primo passo è il più difficile” ed è stato fatto. Adesso tocca a me (a noi) scegliere con quale passo proseguire il cammino per arrivare a percorrere i “cento passi, tutti insieme”!

La piantumazione del Cedro dei battipagliesi avverrà sabato 30 ottobre. Ultimata la messa a dimora dell’albero, alle ore 15.30 ci sarà una cerimonia pubblica a cui è invitata tutta la cittadinanza.

Nelle foto: in alto, il “vecchio” Cedro in piazza Moro; in basso: Maria Pia Cucino (madre di Simona Otranto) nel 1959, davanti al Cedro da poco piantato

30 ottobre 2021 – © riproduzione riservata

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