Il mare è sempre meno blu

[di Stefania Battista]

Giugno è finito male e luglio è iniziato peggio. Poi la situazione è gradualmente migliorata. Ma il mare nostrum, perlomeno nel tratto al confine tra Battipaglia ed Eboli, ha visto un inizio di stagione pessimo. Le segnalazioni dei bagnanti si sono moltiplicate: chiazze schiumose, maleodoranti, di colore marroncino verdastro hanno impedito di godersi il mare. Eppure fino al campionamento del 15 giugno, l’ultimo ufficializzato dall’Arapc, nulla di allarmante. Le acque della costa battipagliese risultavano da “buone” a “eccellenti”. Poi i prelievi di Goletta verde, effettuati nelle ultime due settimane di giugno, hanno confermato che la foce del Tusciano era ed è inquinata, rilevando la presenza di enterococchi ed escherichia coli oltre i limiti.
Nei giorni “incriminati”, in cui le chiazze marroni sono comparse anche in zone normalmente limpide, la responsabilità è stata attribuita soprattutto ai lavori in corso lungo i canali dell’Idrovora, l’impianto gestito dal Consorzio Destra Sele. Una responsabilità che il presidente, Vito Busillo, ha assolutamente negato. «L’Idrovora non è un depuratore – ha spiegato Busillo – ma stavamo ristrutturando un canale e per farlo abbiamo deviato degli altri. Un lavoro necessario che però abbiamo avuto l’accortezza di eseguire senza sversare a mare. Il problema vero sono gli scarichi illegali. Dai canali del consorzio possono arrivare reflui vegetali, non inquinanti. A meno che qualche azienda zootecnica non sversi dove non deve, senza depurare». L’Idrovora, in realtà, funziona con un sistema di “troppo pieno” per cui quando il livello raggiunge il limite libera le acque che finiscono a mare.
Intanto, i Comuni di Battipaglia ed Eboli hanno convocato i responsabili del Consorzio per tentare di capire cosa stia sporcando l’acqua del mare che, in verità, emanava anche un fortissimo cattivo odore. Si sono mossi anche i vigili urbani di Battipaglia che, guidati dal comandante Gerardo Iuliano, si sono recati a controllare la costa. «Le chiazze c’erano – ha dichiarato Iuliano – e abbiamo redatto un verbale. Ed erano soprattutto in corrispondenza dell’Idrovora. Nel successivo confronto con i tecnici del Consorzio, ci hanno spiegato che era stato deviato un canale, ma c’era soprattutto vegetazione».
«Stiamo approntando un protocollo d’intesa – ha spiegato l’assessore all’ambiente Vincenzo Chiera – per controllare i canali insieme al Comune di Eboli e con la guida dei tecnici del Consorzio. Ma il problema vero è la depurazione. Ad oggi manca l’autorizzazione di Rfi per far passare sotto la ferrovia il collegamento al collettore di Salerno; di questa situazione se ne sta occupando la Provincia. Mentre per Coda di volpe l’Asis è a buon punto. Il depuratore di Tavernola, infatti, non basta. Ci sono troppe zone ancora senza depurazione».

Nella foto: il colonnello Gerardo Iuliano

16 luglio 2022 – © riproduzione riservata

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