Il Distretto è ormai realtà

[di Romano Carabotta]

La concretizzazione del Distretto agroalimentare di qualità è più vicina che mai: il progetto riguarderà grandi aree della provincia di Salerno, dalla Piana del Sele, attraverso la Valle dell’Irno, il territorio dei Picentini, dell’Agro Nocerino Sarnese, fino ad abbracciare i territori del Parco Nazionale del Cilento. L’obiettivo di tale organismo – primo distretto agroalimentare della provincia di Salerno e secondo del Sud Italia – è quello di creare un marchio di qualità ambientale, culturale ed eno-gastronomico.
Ad approfondire la questione sono stati gli stessi addetti ai lavori, riuniti a Palazzo di Città lo scorso 29 marzo, in un incontro dal titolo “Il Distretto agroalimentare di qualità – Nuove dinamiche di crescita e sviluppo territoriale”.
A fare gli onori di casa la sindaca Cecilia Francese che, dopo aver posto l’accento su alcuni interventi che aiuterebbero lo sviluppo (il recupero del mercato ortofrutticolo di San Nicola Varco, l’uscita dedicata dell’autostrada, l’interporto e l’aeroporto), insiste sull’importanza della difesa della qualità del prodotto che le nostre terre offrono, insieme a una sicura tracciabilità del trasformato.
Subito dopo la parola è passata ad Antonio Costantino, presidente di Confagricoltura Salerno, che ha sottolineato come l’iniziativa abbia innanzitutto uno stampo privatistico: saranno le aziende la base sociale del distretto. Costantino ha affermato anche che a breve saranno resi noti i componenti del comitato promotore (principalmente aziende, ma anche enti camerali, insieme al fondamentale Parco Nazionale del Cilento). La soluzione, dice, è mettere insieme le nostre eccellenze, tendendo all’obiettivo condiviso dello sviluppo territoriale.
Il sindaco di Eboli Massimo Cariello, nel suo intervento, ha spiegato che il progetto coinvolgerà tutti i soggetti che potranno valorizzare e salvaguardare un prodotto d’eccellenza, individuando strumenti economici e amministrativi per quel rilancio del territorio a cui manca soltanto la capacità di fare rete.
Molto interessanti anche gli interventi del primo cittadino di Campagna, Roberto Monaco, e di Vincenzo Inverso, componente del Consiglio direttivo dell’Ente Parco Nazionale del Cilento. Proprio Inverso ha dichiarato grande disponibilità per lavorare nella direzione tracciata, ricordando che il Parco – primo in Europa e al mondo per presenza di siti UNESCO e “custode” della Dieta Mediterranea – ha aderito al progetto del Distretto e intende svolgere un ruolo da protagonista all’interno dello stesso.
Le conclusioni affidate a Franco Alfieri, consigliere per l’Agricoltura del presidente della Regione Campania, e ad Andrea Prete, presidente Confindustria Salerno e CCIAA Salerno, hanno ancora di più sottolineato l’importanza di preservare i prodotti di qualità delle nostre terre, per la difesa del made in Italy, prima che per mero interesse economico.
Insomma, il Distretto agroalimentare di qualità è ormai realtà. Il segreto del suo successo starà nella cooperazione seria e instancabile di istituzioni e privati, per il bene di tutti, come modello di azione in ogni ambito della cosa pubblica.

5 aprile 2019 – © Riproduzione riservata

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