Il Coordinamento sfida la sindaca

[di Antonio Abate]

Una delibera che non piace. È questo il giudizio di alcuni esponenti del Coordinamento Battipaglia dice BASTA in merito alla delibera provinciale n° 20 che ha identificato Battipaglia e Sarno come aree sature e quindi, così sembrerebbe, non più idonee a ospitare impianti di trattamento dei rifiuti. Il dissenso è stato argomentato durante la conferenza stampa online, organizzata dalla testata Zerottonove.it, lo scorso mercoledì 3 giugno: «Questa delibera non risolve nulla rispetto alla nostra battaglia storica. – ha sottolineato Raffaele Cucco Petrone – Innanzitutto, come si legge, non ha validità nei confronti del Piano Regionale. Ciò significa che l’impianto di compostaggio all’interno dello STIR non viene minimamente toccato da questa decisione provinciale». 

Un altro punto oscuro riguarda il divieto agli impianti che hanno un impatto odorigeno.  In merito a ciò, è stata Lidia D’Angelo a muovere forti dubbi sulla delibera provinciale: «Nel documento non è specificata dettagliatamente la tipologia di impianti odorigeni che non potranno più sorgere sul suolo battipagliese – ha detto – Inoltre, la cosa assurda è che il documento non parla di quegli impianti che, seppur non odorigeni, possono comunque provocare danni gravissimi alla nostra salute. Negli ultimi anni, infatti, a Battipaglia si sono verificati ben cinque incendi e, molti di questi, in aziende che non producevano emissioni odorigene. Appare evidente che una delibera del genere non rappresenti una soluzione al problema battipagliese». 
Un problema che, ricorda Petrone, interessa ormai da anni il nostro Comune: «Mi chiedo perché già a dicembre questa Amministrazione non abbia approvato una variante alle norme tecniche attuative del piano regolatore. Forse non sarebbe servito a nulla, ma avremmo quantomeno agito al massimo delle nostre possibilità».
A chi accusa che la lotta contro i rifiuti abbia intenti politici ha risposto invece Enzo Perrone: «Non portiamo la questione sul piano politico – ha detto – Noi vogliamo solo il bene di Battipaglia e auspichiamo che in futuro ci siano tanti giovani pronti a dire la loro per la nostra città, mandando a casa chi non ha mai fatto il bene di Battipaglia». 
Una speranza condivisa anche dalla D’Angelo che, sul finire della conferenza, lancia una sfida all’amministrazione Francese: «Siamo pronti a un confronto pubblico con il sindaco e l’amministrazione. Noi non diffondiamo fake news, vogliamo soltanto la verità su una questione che tocca il cuore e la salute di tutti i battipagliesi».

Nella Foto: Lidia D’Angelo

13 giugno 2020 – © Riproduzione riservata

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