Il Centro Bertoni apre le porte ai giovanissimi


A volte ritornano. Ritornano con nuove possibilità, nuove speranze, nuovi progetti.
Dopo ben dieci anni, il centro polifunzionale per minori San Gaspare Bertoni, in via Gonzaga, nell’ex seminario dei Padri Stimmatini, riprende le attività.
Aperto ai ragazzi dai 3 ai 18 anni, propone numerose e diverse attività, svolte in gruppi per fasce d’età: doposcuola, corsi di lingua inglese, laboratori creativi e musicali, partecipazione a eventi culturali. Non mancano attività sportive, giochi di socializzazione, gite tematiche e percorsi di formazione professionale.
La struttura è dotata di spazi esterni, con campi da calcio, spazi verdi e orto didattico, e spazi interni multivalenti, con aula elettronica, aula gioco per i più piccoli e palestra coperta.
«L’idea nasce per completare la serie dei servizi messi in opera dalla cooperativa sociale Betlem, gestita da don Ezio Miceli», dice Ivano Lanzafame, psicologo e operatore per l’infanzia, responsabile del coordinamento delle attività.
«Il servizio è una sfida, per aiutare i ragazzi nella loro crescita e nell’integrazione con la famiglia, lavorando parallelamente col Comune di Battipaglia e in partnership con i servizi sociali ed enti vari. Oggi i ragazzi tendono a chiudersi: vogliamo rispondere alle loro esigenze, offrire esperienze reali che siano di supporto alla crescita»,  aggiunge.
Simona Vocca, responsabile dell’area didattica e dei laboratori, si dice entusiasta dei progetti futuri, come quello del campus estivo, con giochi d’acqua e attività ludiche, che partirà a breve.
«Vogliamo creare un tempo strutturato: da qui la divisone in fasce d’età. L’obiettivo principale del centro è offrire uno spazio per stare insieme. La struttura è stata per anni una risorsa per Battipaglia, con le sue attività sul territorio. Purtroppo, è stata dimenticata: vogliamo riportare in vita l’opera dei Padri Stimmatini, riaccendere un faro che si è spento».
Il centro, aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 19, dispone di numerose figure professionali, con competenze diversificate, che svolgeranno un lavoro d’équipe per promuovere l’autonomia del minore. Ma gli spazi sono aperti a tutti.
«Andiamo incontro all’agio ed al disagio, indistintamente da usanze e credenze», dice don Ezio, che da tempo porta avanti attività sociali per il bene della comunità.
«C’è bisogno di integrazione – aggiunge – e Battipaglia offre tante iniziative, e anche noi vogliamo essere tra queste, ma non siamo in guerra con nessuno, non siamo avversari. Ci auguriamo anzi che le associazioni si sentano valorizzate e che ci ritengano un punto di riferimento per collaborazioni sul territorio. Abbiamo in programma la ristrutturazione della sede, ma intanto ringrazio gli Stimmatini che hanno accolto questa proposta».

1 giugno 2017 – © Riproduzione riservata

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