Ex tabacchificio, dal passato al futuro


Si è tenuto venerdì 3 marzo presso il salotto comunale di Battipaglia il convegno organizzato dall’architetto Maria Rosaria Di Filippo, a proposito della proposta di ristrutturazione e valorizzazione degli essiccatoi dell’ex tabacchificio Farina attraverso il crowdfunding. Il progetto, ideato dall’architetto e convertito in render dal grafico Massimo Sabato, è stato presentato ad una platea attenta ed interessata e relazionato da diversi esperti.
A prendere la parola per prima è proprio la Di Filippo, ideatrice del progetto, che ha spiegato ampiamente le tre idee di rivalutazione dell’immobile, ridisegnato come polo fieristico, polo agroalimentare e di Coworking per artigiani, startup innovative e professionisti. Fattore comune delle riconversioni degli essicatoi è il crowdfunding, di due modalità: per ricompensa e civico. Un sistema che, come indica la parola, coinvolge un gruppo di persone che utilizza il proprio denaro per finanziare un progetto. Questa tipologia di finanziamento, prevista per tutti e tre i programmi di riconversione, è pensata su due tipologie: la prima, quella per ricompensa, rivolta a chi deciderà di investire nella proposta a scopo di partecipazione attiva, con la possibilità di utilizzare uno spazio (fieristico, produttivo o di coworking) per un tempo definito. La seconda, quella civica, rivolta a tutti gli interessati alla rivalutazione del bene e al sostegno disinteressato al progetto, finanziato per motivi di semplice partecipazione attiva al processo di cambiamento.
I tre progetti costerebbero 1,7 milioni di euro per quel che riguarda il polo fieristico e 1,8 per il polo artigianale e di coworking, e garantirebbero la concessione gratuita del tabacchificio da parte del Comune ai futuri finanziatori, prevedendo cinque anni gratuiti su contratti di fitto annuali.
In riferimento alle riconversioni degli immobili, per quanto riguarda il polo fieristico, sono previsti 45 lotti da 20 metri quadri, 5 lotti da 40 metri quadri, uno spazio di 115 metri quadri per un bar e due spazi di 60 metri quadri, adibiti a ristorante e sala conferenze. Tutti questi spazi avranno come mission l’esposizione di categorie merceologiche soprattutto a vocazione agricola e territoriale, garantendo la possibilità di generare un crocevia di espositori e fieristi, potenziando il circuito turistico cittadino.
Per quanto riguarda il polo agricolo, il progetto prevede di creare uno spazio di esposizione e vendita dei prodotti della Regione Campania e della Piana del Sele, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare le eccellenze del territorio, riservato alle aziende agricole e manifatturiere che parteciperanno al progetto di crowdfunding per ricompensa. Lo spazio, 400 metri quadri a piano terra e 1000 metri al piano rialzato, sarà destinato rispettivamente alla vendita ed all’esposizione dei prodotti e alla sede di Confagricoltura di Salerno.
Infine per il polo di coworking, incubatore di startup, lo spazio riservato è di 41 lotti da 20 metri quadri, 5 lotti da 40, due spazi di coworking, di 200 e  40 mq, 7 posti scrivanie per ricevere clienti, uno spazio di 115 metri quadri adibito a bar, un’area di 60 metri quadri adibita a cucina e, infine, due zone di formazione da 32 e 22 metri quadri. Il progetto si pone l’obiettivo di creare un luogo di condivisione e di innovazione, dove la possibilità di lavorare fianco a fianco con altre persone, anche se con competenze diverse, possa stimolare la nascita di nuove idee, di nuovi progetti, di impreviste opportunità lavorative e di business, accelerando la crescita o la ripresa del tessuto produttivo locale, con la possibilità di dar vita a startup.
Un progetto sicuramente ambizioso,  quello della Di Filippo, ma, come hanno precisato il sindaco e l’assessore Stefania Vecchio durante i loro interventi, «sognare fa bene e non costa niente». Resta però un peso piuttosto elevato la situazione economica dell’Ente, che obbliga il mantenimento del bene tra gli immobili inalienabili per garantire gli equilibri di bilancio.

Nelle foto: l’interno dell’ex tabacchificio secondo il progetto dell’architetto Di Filippo, l’ex tabacchificio Farina, oggi

10 marzo 2017 – © Riproduzione riservata
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