Egidio Mirra entra nella stanza dei bottoni

[di Stefania Battista]

Fa discutere in città la nomina di Egidio Mirra, dentista e politico di lungo corso, a membro dello staff della prima cittadina. Mirra, in politica da oltre trent’anni, ha ricoperto più volte la carica di consigliere comunale sedendo sia tra le file dell’opposizione sia tra quelle della maggioranza. La prima volta in maggioranza fu con Giovanni Santomauro sindaco. E il suo ingresso nella maggioranza guidata da Cecilia Francese si deve proprio al gruppo che nacque sotto l’egida dell’ex sindaco e dell’ex assessore ai Lavori pubblici di quell’amministrazione, Salvatore Anzalone. Fatto sta che Mirra, deus ex machina della seconda consiliatura Francese, dopo aver ricoperto il ruolo di assessore alle Attività produttive e al Suap, ha rassegnato le dimissioni per entrare, dopo pochi giorni, nello staff della prima cittadina, assunto a 18 ore settimanali con qualifica dirigenziale. L’assunzione non è stata preceduta da un avviso pubblico, ma piuttosto “annunciata” dallo stesso politico nel momento in cui riconsegnava le deleghe assessoriali. Un fatto che ha scatenato le polemiche di alcuni consiglieri di opposizione, trovatisi concordi nel firmare un documento di contestazione dal titolo piuttosto altisonante: “Il De profundis alla politica”.

Azzurra Immediata, Gaetano Marino
e Pino Cuozzo (Liberali e solidali), Luigi D’Acampora, Antonio Visconti e Domenico Zottoli (Partito democratico), Maurizio Mirra (Civica Mente), e Giuseppe Provenza (Gruppo 
misto) nel documento citato, infatti, lamentano “come l’amministrazione Francese abbia perso ogni logica di programmazione e buon senso”. Non tutti i consiglieri di opposizione hanno voluto firmare il documento, in parte per i forti legami di amicizia e conoscenza con Egidio Mirra, in parte ritenendolo un attacco ad personam

Ma per i firmatari si tratta, invece, di contestare un metodo: la mancanza dell’avviso pubblico e due decisioni assunte contestualmente dall’Amministrazione che ha deciso di aumentare l’Imu e ridurre, invece, le ore di assistenza specialistica per studenti con disabilità. “Al di là dei motivi deontologici e di bilancio, ricordiamo che per l’accesso esterno a questa qualifica sarebbero necessari specifici requisiti, tra cui una laurea in discipline giuridiche, tecniche o economiche, e un regolare concorso  – è scritto nel documento dell’opposizione – Stentiamo a comprendere perché questo impiego non sia stato reso disponibile ad uno dei tanti giovani della nostra città, spesso costretti a trovare un lavoro fuori regione, piuttosto che al solito trentennale politicante, con una procedura, tra l’altro, che fa sorgere seri dubbi di legittimità”. Parole forti che esprimono una severa censura, non commentate dallo stesso Mirra che non vuole rilasciare dichiarazioni, in ossequio al codice del funzionario pubblico.

Da Palazzo di città fanno sapere che si tratta di incarico fiduciario, per il quale l’avviso pubblico non è necessario e che non può certo mettersi in dubbio la conoscenza della macchina amministrativa da parte del politico battipagliese, visti gli anni di presenza in Comune. Un “incarico politico” nello staff, a diretto contatto con la sindaca Francese insomma, dalla cui fiducia nel suo operato dipenderà la permanenza. 

Ora è ufficiale: Egidio Mirra sarà – ma per molti lo era già da tempo – il Richelieu del governo Francese.

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