Egidio Mirra ai commercianti: «Serve più collaborazione»

[di Andrea Picariello]

Mentre fuori il cielo non lascia spazio ad altri colori all’infuori del grigio, dentro le stanze del municipio proseguono senza sosta i preparativi per il Natale 2021, il primo grande appuntamento della neonata amministrazione comunale capitanata per la seconda volta dalla sindaca Cecilia Francese. In prima linea c’è l’assessore alle attività produttive, Egidio Mirra: è lui a svelare cosa bolle in pentola.

Cosa si sta preparando per il Natale dei battipagliesi?
«Il meglio possibile nei tempi e con i fondi a disposizione, e vista la scarsa collaborazione della gran parte dei commercianti, ad eccezione di qualcuno. Le giornate dell’Avvento sono già iniziate, mentre quest’anno sarà previsto un evento centrale nel programma, il “Villaggio Bufala”, che si terrà in gran parte in piazza Amendola con l’eccezione di due location straordinarie, l’istituto Ferrari e l’istituto Agrario di Battipaglia».

Ci sarà un coinvolgimento anche dei giovani allora?
«Esatto, con la presenza di chef e attività insieme ai ragazzi. Il grosso dell’evento, la parte più ludica, si terrà in piazza Amendola. A questo evento si aggiungeranno anche una serie di iniziative di soggetti che hanno dato la propria disponibilità. Stiamo rincorrendo i tempi, che sono ristretti, anche per quanto riguarda l’installazione delle luci. Di certo avrei auspicato una collaborazione maggiore da parte di alcuni commercianti, che non hanno espresso tutte le potenzialità che avevano».

Ci sono stati degli incontri con le associazioni dei commercianti…
«Sì, sei o sette incontri. Credo che i commercianti non abbiano incontrato mai così spesso l’assessore al commercio. Abbiamo chiesto una mano, c’è chi ci ha aiutato, mettendoci impegno con un progetto che è stato finanziato da Confesercenti, in partnership con il Comune. Gli altri, tanta buona volontà all’inizio e poi sono spariti».

A cosa crede sia dovuta questa “fuga”? Troppe delusioni ricevute in passato?
«Probabilmente sì, però quando si cambia la fidanzata non ci si può aspettare di ritrovare la vecchia, altrimenti non l’avresti cambiata. Se il problema dovesse essere questo, difficilmente si innamoreranno di una nuova fidanzata».

Il Natale 2021 sarà un banco di prova?
«Certamente. La mia intenzione è di costituire agli inizi di febbraio il comitato per il Natale 2022, dando tutti gli strumenti possibili agli addetti ai lavori. Proporrò questo per costruire un percorso e avere la possibilità di candidare progetti al finanziamento regionale, o per trovare sponsor per poterli finanziare. Insomma, daremo ampio spazio a quanto i commercianti vorranno fare fattivamente per poter “tirare in porta”».

Parlando di numeri, quanto costerà il Natale 2021?
«Tra illuminazione, eventi e co-partecipazione da parte di Confesercenti, al netto di “Villaggio Bufala”, la cifra si aggira sui cinquantamila euro. Gran parte di questi spesi per l’illuminazione. Ne approfitto per scusarmi già da adesso con alcune aree della città. Abbiamo provato ad allargare l’area interessata dalle luminarie, ma non tanto quanto avremmo voluto, vista la ristrettezza dei fondi. Città come Torre del Greco, simili alla nostra, spendono circa duecentomila euro per le luci, noi trentamila. Proveremo piano piano a superare questo gap».

Spesso residenti e commercianti delle periferie lamentano una scarsa attenzione delle istituzioni. Cosa intendete fare in favore dei quartieri più lontani dal centro?
«Mi aspetto che i commercianti delle aree in questione, come Taverna o Belvedere, si mettano insieme chiedendo, giustamente, l’aiuto del Comune per costruire una serie di eventi durante l’anno. Potremmo provare a costruire qualche notte bianca nei quartieri. Siamo disponibili ad accompagnare le proposte che arriveranno dai commercianti».

11 dicembre 2021 – © riproduzione riservata

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