Due regali

[di Francesco Bonito]

Il contatore segna 400, gli diamo una lettura rapida e torniamo a guardare avanti. La rotellina continua a girare e già fa capolino il numero 401. È questo lo spirito col quale attraversiamo questo momento: c’è la comprensibile soddisfazione, ma anche la consapevolezza che quello di Nero su Bianco è un percorso durante il quale non si può guardare il contatore o il contachilometri, ma bisogna continuare ad andare avanti, per vedere e poi raccontare. Nessuna celebrazione, solo un pizzico di ottimismo e due regali. In questo numero 400 abbiamo scelto di pubblicare soltanto buone notizie, grandi e piccole, già note o sconosciute, conferme di una comunità operosa e determinata. Sono solo una piccola parte, tante altre non hanno trovato spazio e ci scusiamo per non aver potuto riportarle tutte. 

Lo abbiamo fatto affinché servisse da buon esempio, perché potesse stimolare l’emulazione. È bastato guardarsi intorno, farsi aiutare dai lettori e in poche ore abbiamo riempito tutte le pagine. Spesso i giornali puntano sulle cattive notizie: è noto, rende di più, conquista più lettori. Chi ci legge abitualmente sa che in questi 18 anni non abbiamo fatto sconti a nessuno, trattando con lo stesso metro tutti. Non ci mancano né la grinta né il coraggio, mi pare. Per una volta, per festeggiare, abbiamo deciso di raccontare solo cose belle.

E poi, abbiamo ricevuto due regali. Li abbiamo chiesti a due amici di Nero su Bianco che in tempi diversi hanno dato tanto a questo giornale. Anche loro si sono dovuti adeguare al mood di questo numero: abbiamo invitato entrambi a raccontare buone nuove. Il primo è Pino Bovi, per sei anni direttore responsabile, un medico stimatissimo che ha fatto altrettanto bene in altri ambiti: è stato un brillante giornalista e un apprezzato consigliere comunale. Il suo “regalo” è un reportage sulle tante cose belle che accadono intorno a noi e che dovrebbero renderci orgogliosi di far parte di una comunità così vivace e generosa. 

L’altro amico aveva poco più di vent’anni quando entrò per la prima volta nella nostra redazione: parlo di Carmine Landi. Cresciuto bene e in fretta, diventato con noi pubblicista, è – a pare mio – il miglior talento passato da Nero su Bianco e il giornalista battipagliese under 40 che più si è distinto per capacità e professionalità. Oggi si fa apprezzare su testate più “grandi”, ma con lo stesso entusiasmo di un tempo ha accettato di scrivere sul “piccolo” giornale che lo ha lanciato. Ringrazio entrambi, se siamo arrivati fin qui lo dobbiamo anche a loro.

3 dicembre 2022 – © riproduzione riservata

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