Dopo 40 anni demolito il “commissariato fantasma”

[di Stefania Battista]

Sorgerà all’angolo tra via Generale Gonzaga e via Volturno, proprio al posto del manufatto abbattuto in questi giorni. Le ruspe hanno lavorato per una settimana per far posto al nuovo commissariato della Polizia di Stato. Saranno circa seimila metri cubi di cemento, per tre piani, più un seminterrato, che insisteranno in un quartiere che ormai è completamente mutato rispetto al 1978. 

È quello, infatti, l’anno in cui si cominciò la costruzione, sulla base di un altro progetto, di un nuovo commissariato (allora ospitato in una palazzina di tre piani in via Salerno). Poi la realizzazione venne interrotta a causa del terremoto. L’idea sembrava abbandonata. Lo scheletro, però, era rimasto lì a far da memento ai battipagliesi e ai poliziotti che aspiravano a una sede più degna. I tempi erano cambiati. La polizia era stata trasferita in via Jemma e del “vecchio – nuovo” commissariato per anni non si parlò più. Fino al 2014 quando le proteste per la sede, ormai anche quella vetusta, di via Jemma, cominciarono a far rumore. Infiltrazioni d’acqua, poco spazio, impianti non a norma. A quel punto il Ministero dell’Interno riprese in mano le carte e partirono le verifiche tecniche. Il vecchio scheletro, che pure aveva resistito alle ingiurie del tempo, non rispondeva alla normativa antisismica. Così si pensò di farne un nuovo. Meglio demolire e ricostruire piuttosto che adeguarlo. Il problema, a quel punto, erano però i finanziamenti, non sufficienti per l’aumento dei costi. Il Ministero riuscì a far fronte al problema, c’era un altro milione e 300mila euro a disposizione. Si era giunti alla cifra di 3 milioni e mezzo di euro per la costruzione. Sempre che tutto fosse completato entro 5 anni.

Nel frattempo una serie di conferenze di servizi tra Provveditorato alle Opere Pubbliche, Ministero, Prefettura e Comune di Battipaglia. Alla fine quella del 29 luglio 2019, l’ultima, che consentì di far partire la gara. Ma neppure quella filò liscia. Un lungo contenzioso tra le prime due ditte classificate, l’Arco Edil che aveva indicato un costo di manodopera irrisorio (70mila euro) e il Consorzio Stabile Campania, seconda classificata. Fino al Consiglio di Stato che solo nell’agosto dello scorso anno stabilì che l’errore, seppur materiale nell’offerta della Arco, non poteva rendere efficace il ribasso calcolato. Quindi toccava al Consorzio. E dopo altri 11 mesi è partita la demolizione. 

Il nuovo commissariato, però, continua a rispettare gli standard edilizi di un piano regolatore che risale al 1972. L’ingresso, rispetto al precedente progetto, è stato spostato su via Volturno. La fondazione sarà più profonda per costruire un seminterrato che scenderà fino oltre i tre 3 metri sotto il livello stradale. L’edificio, infatti, occuperà una superficie più ampia grazie alla donazione, da parte del Comune di Battipaglia, ratificata a gennaio del 2016, di circa 360 metri quadri di superficie pubblica. L’area in più consentirà di arretrare di un metro l’edificio e di avere una più ampia zona parcheggio. Tre piani di cemento armato, oltre al seminterrato e alla copertura: più di 14 metri di altezza. Ancora non conosciuti i tempi di realizzazione dell’opera.

Nelle foto:
la demolizione del “commissariato fantasma”;
il progetto del nuovo commissariato della Polizia di Stato

30 luglio 2022 – © riproduzione riservata

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