Diario famigliare

[di Francesco Bonito]

Spettro a(r)tistico racconta le vicende di Anna, del marito Marco e dei loro due figli. È un diario scritto dalla madre di Angelo, un bambino “atipico”, differente da molti suoi coetanei. Un giorno, il 6 maggio 2009, ai genitori viene comunicato che Angelo ha un disturbo dello spettro autistico. Questa è la scintilla. Ma la scintilla non alimenterà un incendio devastante, come spesso accade nelle famiglie costrette a misurarsi con una prova così impegnativa; scatenerà, invece, un’energia virtuosa che sosterrà l’intero nucleo famigliare. L’impervio percorso di Angelo lo racconta Annalisa Giancarlo con la lucidità di chi ha attraversato e superato una tempesta emotiva. Fatti ed emozioni vengono condivisi col lettore con schiettezza, con fiducia, come si farebbe con un amico caro al quale si confessano angosce e speranze.
Confesso che il libro mi ha rapito. L’ho trovato straordinario e ho deciso di scriverne qui. Spettro a(r)tistico è denso, equilibrato: la prosa è curatissima ma non leziosa, il racconto è emotivamente intenso ma mai melodrammatico, l’amarezza non si fa mai disperazione. È un libro piccolissimo ma è un’opera enorme. Un pozzo artesiano: l’ingresso è un buco poco più largo di due palmi, ma nasconde la profondità di un abisso. Una storia commovente ma non triste, perché sempre il coraggio prevale sulla resa, la speranza sulla disperazione. Chi legge il diario scritto da Annalisa Giancarlo impara tanto sull’autismo e comprende che la diversità è sempre meritevole di essere conosciuta, rispettata e apprezzata. Nel libro non c’è una parola in più del necessario, non c’è un aggettivo fuori posto, non c’è una sola considerazione inopportuna.
Spettro a(r)tistico (Edizioni Magi) è impreziosito da due prefazioni e da una postfazione, firmate dalle psicoterapeute Ferrara e Di Renzo e dalla pedagogista Mannese. Belle le illustrazioni di Annalisa Mandarino.
Leggere un libro può far crescere, cambiare, a volte migliorare. Questa è una delle volte che alla fine della lettura ci si sente cambiati. Non ho mai incontrato l’autrice, ma dopo aver letto il suo breve diario mi sembra di conoscere lei, la sua famiglia e le sue tante contagiose iniziative in favore dei bambini atipici.
Annalisa Giancarlo è un esempio virtuoso: quanto bene ha fatto alla sua famiglia lo si capisce leggendo Spettro a(r)tistico. Ma è anche una straordinaria scrittrice: quanto bene farà leggere il suo libro vi invito a scoprirlo.

27 marzo 2021 – © riproduzione riservata

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