Depurazione acque, finalmente si agisce!

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Quindici giorni di stop all’impianto di depurazione di via Tavernola hanno messo in allarme l’intera comunità e riportato in alto uno dei problemi battipagliesi più rilevanti: il mancato trattamento dei reflui. E non importa che, alla fine, l’allarme sia rientrato. Il problema esiste e persiste. Stando ai numeri del Comune, circa sedicimila cittadini attualmente usufruiscono della depurazione dei reflui. Gli scarichi della restante parte, circa 34mila se si considerano soltanto i residenti, sversano direttamente nel fiume Tusciano e quindi a mare. Non a caso, l’allarme scoppia ogni estate. Cioè, quando il Comune è costretto a ordinare il divieto di balneazione per metà della propria costa. Metro più o metro meno, circa un chilometro e mezzo a scendere verso sud, dopo il fiume Tusciano. E la causa sono i soliti colibatteri fecali (e non solo), frutto proprio della mancata depurazione. Le proposte negli anni sono state molte, forse troppe. Impianto civile, impianto industriale, impianto di Belvedere, collegamento all’impianto di Salerno. Decine di proposte, ma zero concretezza. Al punto che più della metà della popolazione battipagliese tira lo sciacquone direttamente nel mare di casa propria. Eppure sarebbe bastato poco, magari anche un solo depuratore in più, per ottenere un risultato più che accettabile. Qualcosa sembra essersi mosso soltanto negli ultimi tempi. Il Comune di Battipaglia e la Regione Campania hanno finalmente firmato un protocollo d’intesa, che ha sbloccato la situazione. Grazie a questo passo in avanti, saranno i tecnici comunali a occuparsi della procedura di affidamento del potenziamento dell’impianto di Tavernola. Grazie a questi lavori, l’impianto duplicherà il bacino, passando a 32mila utenti. Un balzo in avanti non di poco conto, anche se qualcuno oppone che si sarebbe fatto comunque. Probabile, ma non certo visto che da quasi dieci anni il mare battipagliese viene dichiarato non balneabile e nessuno riesce a portare a termine un singolo progetto. Adesso, stazione appaltante permettendo, saranno messi a bando i lavori per 3,5 milioni di euro. Grazie all’investimento, frutto del ristoro ambientale, l’impianto di Tavernola sarà potenziato con un nuovo e più performante bioreattore. Accanto a questi saranno revisionati e potenziati anche tutti gli altri apparati tecnologici del depuratore. Ma il potenziamento del depuratore di via Tavernola non è l’unico intervento previsto per migliorare il trattamento dei reflui battipagliesi. Un altro è il collegamento della rete fognaria battipagliese all’impianto di depurazione di Salerno: sono già iniziati gli espropri dei terreni che dovrebbero dare inizio alla mastodontica opera. Grazie a questi interventi, Battipaglia dovrebbe finalmente superare ogni difficoltà in materia di depurazione. Ma decenni di sversamenti incontrollati non saranno facili da mettere alle spalle. Dal Comune fanno sapere che, grazie all’attività di vigilanza sugli scarichi abusivi nel Tusciano, i valori rilevati ad aprile mostrano segnali incoraggianti. La strada verso una bandiera blu, però, resta ancora impervia.

22 maggio 2015 – © Riproduzione riservata
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