Dall’Europa alle Salvemini

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Ha riscosso grande successo il progetto Erasmus Get Addicted To Happiness, organizzato dall’istituto comprensivo Salvemini. La significativa manifestazione, che si è svolta dal 13 al 19 novembre, ha portato a Battipaglia delegazioni di giovanissimi studenti provenienti da cinque nazioni: Spagna, Croazia, Turchia, Polonia e Portogallo.
Una calorosa accoglienza, quella che i ragazzi delle Salvemini hanno riservato agli ospiti fin dal lunedì mattina, quando, tra le mura del plesso scolastico di via Etruria, i bambini e i ragazzi hanno allietato l’atmosfera con canti, balli e scenette. Poi, al pomeriggio, la passeggiata per le vie di Salerno, ammirando col naso all’insù le incantevoli Luci d’Artista.
Il martedì, dopo una breve cerimonia nella struttura scolastica di via Ravenna, i ragazzi hanno visitato la biblioteca comunale, alla De Amiciis, e sono stati ricevuti nell’aula consiliare di Palazzo di Città dalla prima cittadina Cecilia Francese, dal vicesindaco Ugo Tozzi, e dagli assessori Michele Gioia, Laura Toriello e Maria Catarozzo. «Questo progetto – ha dichiarato la Francese – è motivo di orgoglio per la nostra città; è un’emozione vedere l’aula del consiglio comunale piena di giovani». A sera, poi, i laboratori artistici, che sono proseguiti pure il mercoledì, interrotti dalle danze folk delle Sette Bocche e dai food workshop a cura di alcune attività di ristorazione battipagliesi.
Il giovedì, dunque, tutti a Napoli e ai suggestivi scavi archeologici di Pompei; venerdì, invece, i ragazzi, ovviamente accompagnati dagli insegnanti e dalle famiglie, si sono recati presso il sito di Paestum.
Il 19 mattina, infine, le delegazioni sono ripartite per raggiungere nuovamente i propri paesi d’origine.
Saluti e abbracci, con copiose lacrime a rigare i volti dei ragazzi, al termine d’una bellissima esperienza, vissuta intensamente e senza alcuna riserva.
I cuori dei piccoli, grandi battipagliesi delle Salvemini, all’indomani di Get Addicted To Happiness, sono sicuramente più ricchi di prima. Da Battipaglia, italiani, spagnoli, croati, turchi, polacchi e portoghesi hanno lanciato una testimonianza significativa: in un’epoca d’odio, in cui si torna a parlare di muri e divisioni, i più piccoli guardano oltre gli steccati dei grandi, portando negli occhi la consapevolezza che la felicità può e deve travalicare i confini nazionali. D’altronde, il sorriso non si lascia ingabbiare da lingue, tradizioni, usi, costumi, religioni e bandiere, perché la gioia non ha frontiere, e il mondo è la sua casa.

25 novembre 2016 – © Riproduzione riservata
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