Contate fino a 1 euro

[di Francesco Bonito]

The honeymoon, la luna di miele, è il periodo – di solito cento giorni – nel quale l’opinione pubblica americana e i media tendono a essere benevoli col nuovo inquilino della Casa Bianca, in considerazione del necessario periodo di “rodaggio” del nuovo presidente e della sua amministrazione.
Con le debite proporzioni, anche la nostra sindaca ha avuto diritto alla sua luna di miele con la città, e Nero su Bianco l’ha rispettata, attendendo più di cento giorni prima di intervistare Cecilia Francese, dandole in questo modo il tempo per il fisiologico adattamento al nuovo impegnativo ruolo. L’attesa è stata premiata con un’intervista che i lettori dovrebbero trovare interessante (a pagina 3). Dieci domande, dieci temi di scottante attualità, dieci risposte senza reticenze. Tra gli argomenti trattati ne scelgo due, uno apparentemente minore, un problema di ordinaria amministrazione: il cattivo funzionamento dei parcometri. Il secondo, invece, è un tema di rilevanza enorme che potrebbe condizionare il futuro di Battipaglia per decenni. Ma procediamo con ordine.
Chi gira in auto e prova a parcheggiare avrà notato che un buon 50% dei parcometri per la sosta a pagamento è fuori servizio da mesi. Gratis è bello! Penseranno in molti. Ma se ci si riflette un attimo in più del tempo necessario a spendere altrove l’euro risparmiato, si intuisce quanto ciò sia dannoso per l’intera comunità. Posti auto quasi mai disponibili (a causa del mancato turnover delle vetture in sosta), minori introiti per le casse comunali per centinaia di migliaia di euro l’anno, fiorire di parcheggiatori abusivi (sono loro a manomettere le colonnine?). Un piccolo disservizio che provoca un grande danno e che ci ricorda che la politica locale dovrebbe principalmente gestire in modo efficiente l’ordinario,  occuparsi della risoluzione dei problemi quotidiani dei cittadini; e se non lo fa fallisce il suo mandato. Un buon sindaco, prima ancora del grande progetto visionario, dell’opera faraonica, della moralizzazione della politica, della machiavellica gestione del potere, deve far funzionare la città e gli uffici comunali. Ma non è facile né scontato. Chi legge il nostro giornale ricorderà che la precedente amministrazione, da alcuni definita come la migliore della storia battipagliese (sic), ha perso decine di migliaia di euro perché ha dimenticato di riscuotere dal concessionario le quote spettanti al Comune per la gestione dei parcheggi a pagamento. Il cittadino metteva le monetine nel parcometro, il concessionario lo svuotava ma non versava al Comune parte del dovuto. Quelli della migliore amministrazione della storia battipagliese se ne sono accorti quando era ormai troppo tardi. Impegnati a passare alla storia, hanno trascurato l’aritmetica.
Veniamo al secondo tema. Oggi, una parte di quella illuminata classe politica propone una riflessione approfondita sull’opportunità di delocalizzare a Battipaglia la fonderia Pisano, industria dal fortissimo impatto ambientale che a Salerno non vogliono più (fatevi un’idea leggendo il nostro approfondimento a pagina 4). Quindi, gli stessi che non sono stati in grado di contare e riscuotere le monetine da 1 euro dei parcometri, vorrebbero rassicurarci sulla loro capacità di valutare approfonditamente i vantaggi di ospitare sul nostro territorio una delle industrie potenzialmente più inquinanti dell’intera provincia di Salerno.
Non abbiamo pregiudizi in merito, tant’è che cominciamo oggi e continueremo in futuro a informare i lettori senza procurare allarme; ma consentiteci di avere qualche dubbio sulle capacità di analisi, sintesi e far di conto di quella parte di classe dirigente che ha già mostrato di cosa è incapace.

28 ottobre 2016 – © Riproduzione riservata
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