Con Battipaglia e la Battipagliese nel cuore | di Maurizio D’Alessio

Caro Direttore,
ho letto con attenzione e molto apprezzato il suo articolo “Retrocessi” – uscito su questa testata qualche settimana fa – perché sono da sempre sensibile a tutti i problemi che riguardano la nostra Battipaglia, tra i quali il degrado inarrestabile dello sport a cui abbiamo assistito negli ultimi venti anni, che ha proceduto di pari passo con la condotta della classe politica.
Quello che poi mi rattrista particolarmente è il declino del calcio del quale nella mia gioventù ho potuto vivere molto da vicino i suoi fasti più gloriosi ed ormai tanto lontani in tutti i sensi.
È appunto tale passione che mi ha convinto nello scorso settembre ad accettare con entusiasmo la proposta di far parte, in qualità di Presidente onorario, della dirigenza della della FCD Battipagliese 1929, aderendo così ad un progetto che voleva su nuove basi e in un’ottica differente stabilre l’inizio di una fase nuova che non riguardasse solo la prima squadra ma anche la valorizzazione di giovani talenti provenienti dal vivaio della Juniores e del settore giovanile.
Purtroppo dopo pochi mesi si è avuta l’uscita di alcuni dirigenti che avevano costituito l’ossatura fondamentale di questa nuova fase, per cui a quelli rimanenti, tra cui io, si è posto l’interrogativo se proseguire comunque o desistere, ritirandosi ingloriosamente dal campionato e perdendo il titolo. Scegliemmo di continuare, ben sapendo a quali difficoltà saremmo andati incontro e quali notevoli sacrifici avremmo dovuto affrontare per portare la squadra a fine campionato, salvandola dalla retrocessione. A tutto ciò si è aggiunto un fatto assolutamente imprevedibile: l’inagibilità dello stadio Luigi Pastena che ha comportato l’impossibilità di giocare a Battipaglia le partite casalinghe e ulteriori difficoltà dovute ai conseguenti minori introiti relativi alla mancata vendita dei biglietti e alle maggiori spese dovute alle partite in più da giocare in trasferta. Considerando tutto ciò, l’esserci salvati con una partita di anticipo, evitando i play out, è stato un miracolo sportivo.
È vero che in questa fase iniziale del progetto vi sono state diverse sbavature ed errori da parte Nostra, ma ritengo che sia inevitabile; l’importante nel futuro far tesoro dell’esperienza non commettendo più gli stessi passi falsi. L’errore più rilevante e stata l’imprudente campagna acquisti (realizzata prima del mio ingresso in dirigenza) che ha comportato una spesa elevatissima per gli stipendi mensili da pagare ai calciatori, con retribuzioni spesso molto superiori alla media del campionato di eccellenza. Tutto ciò senza poi ottenere corrispondenti prestazioni e risultati sul campo.
Ma questi errori sono il passato, pensiamo al futuro! Ci siamo messi al lavoro per il prossimo campionato puntando a un incremento del numero dei soci, ad una corretta attribuzione dei ruoli e di tutti gli incarichi tecnici, e alla definizione degli obiettivi da raggiungere.
Ci toviamo però davanti ad un interrogativo fondamentale: sarà reso di nuovo agibile lo stadio Pastena? 
Dal Comune non arriva, benchè sollecitata, alcuna risposta e tale assoluto silenzio fa presagire che, non solo per il prossimo campionato ma per anni,  lo stadio rimanga solo un inutilizzato monumento in continuo disfacimento.
Se così fosse e se nel contempo non sarà realizzabile un costoso e complesso “piano B” a cui stiamo pensando, ci vedremmo costretti a desistere con conseguente mancata partecipazione della Battipagliese al prossimo campionato. Se ciò si verificasse, sarebbe l’ulteriore danno gravissimo non solo al calcio ma all’immagine della città, già tanto deturpata! 

Maurizio D’Alessio
Presidente onorario della Battipagliese 1929

19 aprile 2019 – © Riproduzione riservata

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