Claudia e Giovanni

[di Crescenzo Marino]

Fumava vicino alla finestra aperta e  guardava fuori verso l’orizzonte lontano, rapito da chissà quali pensieri. Claudia sdraiata sul letto, ancora nuda, lo osservava in silenzio. Giovanni dopo aver spento la sigaretta nel posacenere appoggiato sul davanzale si voltò e vedendola sempre lì, le sorrise, si avvicinò e chinandosi la baciò sulle cosce affusolate e lisce come la seta. «A cosa stavi pensando?» le chiese, guardandolo con dolcezza. «Quando sono felice la mia mente si mette in viaggio. Cerca strade sconosciute da percorrere, luoghi in cui fermarsi a riflettere, gente vera con cui sorridere, piangere, emozionarsi e andare avanti». Poi nuovamente l’accarezzò, con gli occhi prima che con le mani, mentre desideri improvvisi e impazienti li ributtarono sul letto. Le bocche di nuovo mute si cercarono e i corpi, annullando ogni possibile distanza, scivolarono uno nell’altro in un vortice di piacere inaudito. La loro storia, nata per caso, era diventata importante perché ricca di sentimenti che non chiedevano nulla al di fuori di essere vissuti giorno dopo giorno, sempre con quel  poco che l’emozione di un attimo offriva. 

Si erano conosciuti a Firenze dove Claudia era nata, viveva e lavorava nella sua bottega di antiquariato e dove Giovanni, battipagliese di origine, insegnava letteratura italiana e latino nel liceo scientifico Niccolò Machiavelli, nel meraviglioso centro storico della città. Era un sabato pomeriggio di metà aprile ed entrambi stavano facendo la fila in un accorsato negozio di prodotti alimentari di eccellenza per acquistare le mozzarelle di bufala che, tre volte a settimana, arrivavano fresche direttamente da Battipaglia, patria indiscussa dell’oro bianco, prelibatezza per il palato, assai richiesta e molto apprezzata dai buongustai in ogni parte del mondo. Nell’attesa del loro turno avevano cominciato a parlare, a raccontarsi, avendo subito l’impressione di conoscersi da sempre. Due sconosciuti che però, senza saperlo, si stavano cercando. 

Giovanni, una persona speciale che sapeva entrare nel cuore della gente. Uno di quegli uomini che sanno dare affetto, amicizia, stima, attenzioni, che fanno regali inaspettati, che ti scrivono una frase, una poesia per ogni occasione, importante o banale, spiazzandoti perché si fa fatica a credere che ancora esistono individui così, che sanno donare tanto senza pretendere nulla in cambio se non un sorriso o un abbraccio. 

Claudia una femmina ostinata, tenera, forte e innamorata della vita. Nei suoi occhi verdi la bontà d’animo di quelle donne pronte a tendere la mano silenziosamente e gli sguardi di chi mostra sempre la verità delle cose, di chi dà fiducia al prossimo, di chi dona sogni e illumina i giorni delle persone che incontra. Stavano insieme da tempo, così tanto da perderne la nozione, ma erano fiduciosi di riuscire, prima o poi, a recuperare anche il tempo sciupato, perduto, non trascorso insieme. Per continuare a chiedersi, abbracciati, cosa tiene insieme le stelle e gli abissi, i campi fioriti e i deserti, la rabbia dei vulcani e la calma dei laghi e le loro due anime.

25 febbraio 2023 – © riproduzione riservata

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