C’è ma non si vede

[di Francesco Bonito]

Cartello-videoIl vantaggio di dirigere un periodico è che se vuoi verificare una notizia vecchia o hai un dubbio su un fatto del passato puoi soddisfare la tua curiosità consultando l’archivio del giornale. L’opportunità, garantita a tutti i lettori (basta aprire l’archivio online su nerosubianco.eu), torna utile dovendo parlare delle telecamere comunali per la videosorveglianza. Così, sfogliando i vecchi numeri di Nero su Bianco ho avuto la conferma che più volte vari amministratori hanno orgogliosamente annunciato l’entrata in funzione del sistema di videosorveglianza. Era sindaco Liguori quando furono pagate e installate le prime telecamere; ma si parlò di videosorveglianza anche successivamente, tant’è che ho trovato una lunga intervista a Giovanni Valletta del marzo 2010 (cfr. NsB del 12/03/2010) nella quale il ventunesimo assessore della giunta Santomauro dichiarava finalmente funzionante il sistema.
Sono passati molti anni e non è chiarissima la situazione attuale: quante funzionano? Sono monitorate in tempo reale dalla polizia municipale? Le immagini vengono registrate e conservate per quanto tempo? Una cosa è certa: in questi anni, pur riportando in cronaca decine di episodi delinquenziali (scippi, furti o danneggiamenti di auto, atti vandalici), il nostro giornale non ha mai potuto pubblicare la notizia di un caso risolto grazie alle telecamere (ma saremo lieti di ricevere una smentita ufficiale). Eppure è indiscutibile l’utilità di questo strumento, non solo per acquisire le prove di un eventuale reato, ma soprattutto come efficace deterrente per atti di microcriminalità; e credo che i battipagliesi sarebbero felici di sapere che la videosorveglianza è attiva ed efficiente.
Nelle ultime due settimane si sono ripetuti atti di vandalismo in zone centrali: le telecamere “coprivano” i luoghi? Funzionavano? Hanno consentito di riconoscere gli autori dei deprecabili gesti? Pare di no. Ma le domande che si pongono i battipagliesi non sono solo queste: si chiedono cosa si aspetta a rendere efficiente il sistema. I commissari – ai quali certo non si possono imputare le scelte pregresse – possono spiegare ai cittadini quanto sono costate e perché per quasi dieci anni non hanno prodotto alcun beneficio per la nostra comunità?
Ci aspettiamo che presto la videosorveglianza sia una realtà e non resti solo la scritta beffarda su un cartello stradale all’ingresso di Battipaglia. Se non sarà possibile in tempi brevi, almeno spiegate ai cittadini chi ha speso inutilmente i loro soldi. Ma ricordate, anche questa volta resterà tutto scritto, nero su bianco.

3 luglio 2015 – © Riproduzione riservata
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