Casa albergo Villa Maria, scongiurata la chiusura

[di Stefania Battista]

È stata una corsa contro il tempo. Ma il servizio è stato aggiudicato, sebbene in via provvisoria. La residenza per anziani Villa Maria non dovrà chiudere. La procedura per affidare la struttura comunale ha visto una sola offerta pervenire al comune di Battipaglia, nonostante il canone irrisorio previsto (un centesimo di euro). L’Athena di Monteforte Irpino potrà gestire la casa albergo, almeno finché non verrà effettuata la gara di appalto. Non dovranno perciò spostarsi gli anziani ospitati nella struttura e anche per il personale impiegato il futuro non sembra così nero com’era apparso nei giorni scorsi; anche se il pignoramento dei conti correnti al vecchio gestore (l’Ati capeggiata dalla Don Uva, trasformatasi poi in Don Uva Domus, dopo essersi scissa dalla 3SSS finita sotto inchiesta) ha determinato il blocco degli stipendi al personale. La vicenda, assai complessa, avrà perciò un seguito probabile in tribunale. Ma a Battipaglia, almeno per il momento, interessa aver salvato la tranquillità degli ospiti della casa albergo.

I motivi che hanno portato alla risoluzione del contratto tra il comune di Battipaglia e l’affidatario del servizio sono diversi, non soltanto la mancata corresponsione del canone previsto nella gara d’appalto. Oltre ad aver accumulato un debito di circa 160 mila euro per non aver corrisposto diverse annualità al comune, pare che non siano stati rispettati nemmeno tutti i requisiti previsti nel capitolato d’appalto. Già a novembre 2021, in una dettagliata determina (la N. 1333) dell’allora dirigente delle politiche sociali, Anna Pannullo, si evidenziava che l’affidataria Don Uva non aveva effettuato i corsi di aggiornamento del personale, non aveva comunicato i reali servizi offerti, non aveva, sempre secondo le verifiche degli uffici comunali, il personale con i requisiti richiesti dall’appalto. Quindi, proseguire nell’affidamento, avrebbe comportato – oltre al danno finanziario – anche un rischio enorme per la sicurezza degli ospiti. 

Così il contratto è stato risolto e la Don Uva “sfrattata”. Arredi e suppellettili contenuti nell’edificio sono di proprietà del comune di Battipaglia e, dunque, dovrebbero restare a disposizione di chi subentrerà nel servizio. Nei prossimi giorni è probabile un sopralluogo per verificare le condizioni della struttura, prima del passaggio di consegne. La sindaca Cecilia Francese ha più volte ribadito che sarà garantita la continuità dell’assistenza gli anziani; lo stesso vale per i contratti di lavoro del personale impiegato nella casa albergo, visto che i sedici operatori dovranno essere confermati anche dal nuovo gestore. Un’ottima notizia per i 25 anziani presenti a Villa Maria, un sospiro di sollievo per le loro famiglie.

6 maggio 2023 – © riproduzione riservata

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