BCC e Caritas insieme per aiutare chi è in difficoltà

«C’è la necessità sempre più evidente di un coordinamento territoriale per affrontare un tema come quello del disagio sociale e più in particolare quello della povertà storica. La pandemia sta rendendo sempre più evidente questa necessità». Il presidente della Banca di Credito Cooperativo Campania Centro, Camillo Catarozzo, lancia l’allarme. «Siamo una banca di comunità – prosegue Catarozzo – e abbiamo la possibilità di monitorare più facilmente il territorio. Nelle parrocchie, nelle associazioni di volontariato, negli enti, quasi sempre ci sono dei nostri soci che ci segnalano le necessità che da quei osservatori privilegiati arrivano ogni giorno».
La Banca Campania Centro con i suoi oltre ottomila soci è da tempo impegnata in un servizio bancario “differente”, teso anche ad abbattere le disuguaglianze attraverso il sostegno a uno sviluppo sostenibile, ancor più in questi due anni di pandemia, attraverso iniziative e progetti tesi a sostenere aziende e famiglie in difficoltà con gesti concreti sul fronte sociale. Proprio in questi giorni la BCC ha donato a circa cinquanta tra parrocchie e associazioni di volontariato, impegnate a sostegno alle famiglie in difficoltà, oltre 32 tonnellate di generi alimentari non deperibili, divise in 1500 pacchi. «È una goccia nel mare delle emergenze che ha permesso a tante famiglie di vivere un Natale dignitoso. Lo facciamo da tanti anni, ma quest’anno più che mai – conferma il presidente – abbiamo toccato con mano quanto sia grande la necessità di rendere ‘organico e in rete’ tale attenzione ai più poveri».
Da questa considerazione la Banca con sede a Battipaglia ha avviato dei proficui contatti, tra gli altri, con il Vicariato per la Carità della Diocesi di Salerno e la Caritas diocesana. «La Chiesa di Salerno è da sempre fortemente impegnata in quest’opera di sostegno – ha dichiarato Catarozzo – e con essa vogliamo confrontarci e progettare un lavoro che copra non solo determinati momenti dell’anno. Sappiamo che alcuni progetti permanenti, promossi dalla diocesi sono già in corso, per altri vogliamo verificare come creare una rete diffusa sul territorio. La povertà oltre a privare le persone di beni necessari per vivere, rischia di minare la stessa dignità dell’essere umano e impoverisce anche l’intero territorio. Una comunità che non affronta il tema della povertà dei suoi appartenenti, non può crescere, non può svilupparsi nella sua interezza e favorisce il lavoro nero, l’illegalità, la violenza. Non si può costruire speranza se non si parte da chi dalla speranza è stato escluso. Per fare ciò è necessario perseguire l’economia della carità e non la carità nell’economia».

Nella foto: Camillo Catarozzo, presidente della BCC

15 gennaio 2022 – © riproduzione riservata

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