Battipagliese 1929: parla mister Graziani

CarloGrazianiDopo la nascita della Battipagliese 1929 e la nomina del direttore sportivo e del vice-presidente, mancava all’appello il nome del responsabile tecnico della squadra. Come vi avevamo già anticipato, quest’ultimo sarà Carlo Graziani. Classe 1980 e battipagliese DOC, il neo-allenatore si è raccontato ai nostri taccuini.

Chi è Carlo Graziani.
«La mia carriera da calciatore si è conclusa 5 anni fa dopo varie esperienze fra i campionati di Eccellenza, Promozione e Prima Categoria. La prima esperienza da allenatore è stata con il Portofino, in Prima Categoria. L’anno successivo sono passato al Real Stella e abbiamo vinto il campionato di Prima Categoria guadagnando la possibilità di disputare il campionato di Promozione. Nell’ultima stagione sono subentrato in corso d’opera alla guida del Virtus Picentini, arrivando alla finale playoff».

Come è nata l’opportunità di allenare la Battipagliese 1929?
«Il presidente Mario Palmentieri mi aveva telefonato durante la passata stagione calcistica e avevamo discusso della possibilità di allenare il club qualora egli fosse riuscito a rifondarlo. Abbiamo trovato l’accordo molto facilmente: per un battipagliese e tifoso della Zebra come me, è un onore essere alla guida tecnica della squadra della propria città. Questa era un’offerta che non potevo rifiutare, sia per una crescita professionale sia per il forte attaccamento a questa maglia».

Quali saranno i primi passi per lo sviluppo della squadra?
«La società riparte da zero e lo staff si impegnerà al massimo per migliorare. Con l’aiuto del direttore sportivo, Carmine Guariglia, sto cercando di allestire una squadra competitiva per il campionato che affronteremo. Ci teniamo a fare bene ma non sarà sicuramente facile».

Quali sono i prossimi impegni?
«Una volta completato l’organico, ci riuniremo l’8 agosto allo stadio Sant’Anna per l’inizio della preparazione atletica. Ci trasferiremo poi, dal 17 al 21 dello stesso mese, a San Gregorio Magno per svolgere il ritiro pre-campionato».

Come si rapporta con i calciatori?
«Per quanto riguarda i rapporti con under e over, non sono solito fare differenze, poiché ai miei occhi sono tutti allo stesso livello. Anzi, la presenza dei ragazzi più giovani può essere uno sprone per i più “vecchi”. Uno spogliatoio unito è la condizione essenziale per raggiungere qualunque obiettivo».

Cosa vuole dire ai tifosi?
«Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti i tifosi. Li invito a starci accanto soprattutto nei momenti di difficoltà che sono fisiologici nel corso di una stagione. In ogni caso il girone che affronteremo sarà ostico ma daremo il meglio per superare ogni avversità».

1° luglio 2016 – © Riproduzione riservata
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