Battipaglia, la cartolina che manca

[di Daiberto Petrone]


Caro direttore,
eravamo tanti alla presentazione del tuo libro Saluti da Battipaglia, un atto d’amore sincero, disinteressato, alla nostra città, come solo i legami profondi e vissuti possono esserlo. Ripercorrere attraverso le cartoline che tu hai scelto e commentato la nostra Storia è una sorta di viaggio nel tempo e nell’anima di Battipaglia, che ci ha emozionato e ci ha fatto rivivere e forse reso un po’ più consapevoli del legame che abbiamo con la nostra città.
Belle, suggestive le cartoline; e saperle metterle insieme non a caso, ma ricostruendo un filo storico, prima che logico, ti è costato lavoro e si vede. È stato un po’ come creare un quadro, un autoritratto della città che è stata e che purtroppo non è più; questo atto di amore unico, bellissimo, lo dobbiamo a te. Grazie Francesco.
Manca una cartolina, però; una foto non in commercio e che quindi non potevi trovare. Provo a descriverla. Ero poco più che bambino, erano i primissimi anni ’70 e seguivo una trasmissione giornalistica della Rai ideata e condotta da Luigi Necco, si chiamava Nord chiama Sud, e una puntata fu interamente dedicata a Battipaglia. Luigi Necco raccontava ai telespettatori di tutta Italia il miracolo di Battipaglia. In quegli anni la nostra città cresceva in popolazione e sviluppo economico in proporzione come Tokio, commentava il giornalista Luigi Necco, mentre le immagini di Battipaglia scorrevano e descrivevano una comunità straordinaria, piena di forza morale, di energie, di voglia di creare benessere.
Eravamo una sorta di terra promessa per tanti che affidavano a Battipaglia, provenendo da luoghi diversi, i loro desideri le loro speranze, il destino delle loro famiglie. Sarebbe stato bello se quell’entusiasmo, quella voglia di fare, di creare, di crescere, di uomini e donne, si fosse vista in una cartolina. È quella la cartolina che manca, l’unica alle pagine del tuo bel libro, ma non potevi trovarla, è in una vecchia trasmissione che ci parla di una città che non c’è più.

13 luglio 2018 – © riproduzione riservata
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