Antonio Visconti [spazio autogestito]

Visconti: «L’ambiente prima di tutto»

Mancano sei mesi al voto. Come si sta muovendo Antonio Visconti e la sua coalizione?
«La coalizione ha dimostrato sin dai primi giorni un grande entusiasmo e la reale intenzione di affiancarmi in questa sfida, e mai avrei immaginato un sostegno di tale portata. Nonostante il poco tempo a disposizione, non è stato per nulla difficile costruire una coalizione coesa e compatta che ha deciso senza indugi di sposare il progetto. Allo stato attuale, visti i malumori che corrono all’interno del centrodestra, e vista la forte difficoltà da parte delle altre forze in campo di costruire un gruppo e delle liste, che hanno portato addirittura ad alleanze inimmaginabili figlie della paura e della voglia di rimanere attaccati alla poltrona, rappresentiamo l’unica coalizione già consolidata. Psi, Pd, Italia Viva, Campania Libera, Noi Campani, Centro Democratico, Unione di Centro, Più Europa, Liberali e Solidali, Lav, Democratici e Progressisti, Battipaglia Futura, sono le adesioni che abbiamo già raccolto e che sono già a lavoro per cercare di amministrare questa città tra sei mesi. Amplieremo la squadra con l’ingresso di importanti forze civico-ambientaliste che ufficializzeremo nelle prossime settimane. Inoltre, con l’associazione “Liberali e Solidali” abbiamo avviato già la prima di una serie di iniziative che ci vedranno presenti nei vari quartieri di Battipaglia: a Serroni, lo scorso week-end, abbiamo raccolto le firme per chiedere l’istituzione di un ufficio postale».

Nei giorni scorsi si è parlato di Alta Velocità e soprattutto di consorzio Asi. Un dibattito acceso: vuole chiarire la sua posizione ai lettori di Nero su Bianco?
«Andiamo con ordine. Per l’Alta Velocità siamo ai mesi decisivi nei quali si deciderà il futuro del nostro territorio. Noi vogliamo fortemente che l’hub dell’Alta Velocità, che secondo i piani di Rfi dovrebbe sorgere a Baronissi, si realizzi a Battipaglia. Perché significherebbe innanzitutto sviluppo per la nostra città e collegamenti con tutto lo Stivale, e poi darebbe anche un senso diverso agli investimenti del Più Europa, che rischiano di diventare una cattedrale nel deserto. È una battaglia che riguarda tutti, ed è per questo che abbiamo già informato i consiglieri regionali e i parlamentari di riferimento. La vicenda Asi, invece, merita un capitolo a parte. Non solo perché da quando sono presidente (2017) ho potuto toccare con mano i reali problemi delle aree industriali di tutta la provincia, ma anche e soprattutto perché dall’altra parte c’è chi afferma cose di una gravità e di una leggerezza inaudita e pericolosa. Mi rendo conto che scaricare la responsabilità è uno degli sport preferiti da quest’amministrazione, e che è anche la via più facile da percorrere, ma oltre al recesso con l’Asi che risale al 2013, la posizione di ostilità è proseguita pure negli ultimi cinque anni, quando Battipaglia, in netto ritardo rispetto a tutti gli altri comuni, firma il protocollo solamente nel 2021, rallentando fortemente quel processo di sviluppo industriale tanto auspicato. Ho invitato la sindaca Francese a un pubblico dibattito, per chiarire una volta per tutte la vicenda. Ha rifiutato». 

Parliamo di programma: se Antonio Visconti dovesse diventare sindaco, come immagina la città?
«Il mese di maggio sarà fondamentale perché presenteremo il programma e la nostra idea di città. Abbiamo già le idee chiare, ovviamente, ma vogliamo aprirci al confronto con la cittadinanza. Per questo motivo abbiamo avviato una fase d’ascolto per toccare con mano e capire bene le reali problematiche e le esigenze concrete dei cittadini di Battipaglia. In città, ormai da tempo, viviamo un problema ambientale, ecco perché uno dei punti principali sarà sicuramente l’attenzione all’ambiente. Cercheremo di dare risposte e fornire soluzioni concrete, differentemente da chi negli ultimi cinque anni ha fatto molte chiacchiere e pochi fatti. E ancora: una rivoluzione del centro urbano, così come la riqualificazione della fascia costiera affinché Battipaglia possa nuovamente tornare ad essere meta turistica. Questi sono solamente alcuni dei punti principali d’un programma molto più esteso che condivideremo ufficialmente il prossimo mese».

Come valuta l’operato dell’amministrazione Francese?
«Guardate la città degli ultimi anni e troverete le risposte: sporca, invivibile, con tutta una serie di opere incompiute. Si respira un malcontento generale. I cittadini sono stanchi. E mi rendo conto che dare delle risposte diventa sempre più difficile. Noi ci proveremo, tentando di sovvertire il modo di fare politica che ha caratterizzato gli ultimi cinque anni di gestione da parte della sindaca Cecilia Francese, offrendo alla città le nostre capacità e le nostre competenze, in contrapposizione a un modello amministrativo che ha fallito sotto tutti i punti di vista».

SPAZIO AUTOGESTITO DALL’ASSOCIAZIONE LIBERALI E SOLIDALI

30 aprile 2021 – © riproduzione riservata

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