Ancora raid notturni

[di Carmine Landi]

Due minuti netti. Tanto è bastato, nella notte tra il 5 e il 6 maggio, perché riaffiorassero gli incubi alla tabaccheria Argento di via Belvedere. Alle 2.27 i ladri erano dentro, alle 2.29 erano fuori. Sessanta stecche di sigarette, contanti, tagliandi Gratta e Vinci. Bottino da duemila euro, più altri ottomila di danni. Hanno divelto la serranda, sfasciato il banco, messo fuori uso il nebbiogeno e fatto saltare il sistema d’allarme. Le telecamere non hanno registrato nulla: un blackout notturno aveva spento l’intero impianto, e il gruppo di continuità non ha funzionato. Quando i titolari, svegliati dall’alert, hanno provato a guardare le immagini da remoto, sugli schermi c’era solo il buio. Trecentoventinove giorni prima, stesso locale, stessa ora. Era la notte dell’11 giugno 2024. I ladri arrivarono con un’Audi RS3, scesero in tre, incappucciati. Sradicarono la serranda con un grosso grimaldello, sfondarono la soglia in marmo, arraffarono tabacchi e contanti. Stavolta sono stati più rapidi, più puliti. E altrettanto invisibili. 

Non è l’unico episodio. A pochi metri da lì, sempre in via Belvedere, il distributore h24 “Speed Drink” è stato colpito all’alba del 9 maggio. È la seconda volta in un mese. E, con ogni probabilità, è stata la stessa persona. Una donna di 45 anni, battipagliese, già denunciata per il furto precedente. L’hanno vista chiaramente nei video: arriva alle 5, fa una telefonata davanti alle telecamere, poi prova a coprirsi il volto con il giubbino. Sfascia il macchinario delle bevande calde, prende i soldi — circa 400 euro — e se ne va, ferendosi pure. Dentro ha lasciato solo 4 euro e 50. Anche il danno alla macchina ha un costo: almeno 600 euro. Il titolare, Luciano D’Andretta, ha perso la pazienza. «Sono stanco, sto pensando di cedere l’attività», ha detto dopo aver rivisto le immagini. Poi è andato dai carabinieri e ha sporto denuncia. Non era la prima. La stessa donna, il 9 aprile, aveva svuotato un’altra gettoniera dello stesso distributore, costretto alla serrata per poco meno d’una settimana: in quell’occasione portò via oltre 900 euro. Il volto era lo stesso. Eppure, nel giro di un mese, è tornata. E c’è chi ha deciso di mollare. In via Gramsci, accanto al Municipio, la titolare di un altro h24 ha affisso dei cartelli: «Costretti a chiudere a mezzanotte per continui furti». Tre episodi in una settimana, due colpi riusciti. Nessuno fermato. 

I carabinieri indagano. I militari agli ordini del capitano Samuele Bileti e i poliziotti diretti dal vicequestore Giuseppe Fedele coprono quanto possono. Ma i ladri sono veloci, i commercianti esasperati, le notti sempre più vuote. «Dopo le 21 questa città è terra di nessuno», ha detto Michele D’Andretta, padre di Luciano, titolare d’una storica autofficina. A Battipaglia, la notte non è più un tempo da attraversare. È un perimetro da difendere. E chi resta aperto si ritrova da solo, tra assicurazioni da attivare, gruppi di continuità che non funzionano e telecamere che riprendono tutto. Ma a volte non basta.

Facebooktwittermail