All’oratorio per… recitare

SGiuseppeÈ impegnatissima nell’organizzazione della decima edizione della rassegna teatrale “Battipaglia in Palcoscenico” Carla Scavariello, fondatrice ed anima della compagnia teatrale dell’Oratorio San Giuseppe che opera presso la parrocchia di San Gregorio VII di Battipaglia.
Il decennale della rassegna non è l’unico importante compleanno da festeggiare, dal momento che la compagnia stessa quest’anno compie 15 anni molto intensi di attività: «Sono stati anni impegnativi – esordisce la fondatrice – ma trascorsi con la voglia di divertirsi, di divertire gli altri, di trascorrere del tempo in compagnia, facendo ciò che più ci piace. Operiamo in un contesto speciale, che è la parrocchia, e anche attraverso l’arte e il teatro abbiamo potuto testimoniare il bello del Vangelo, perché il teatro è esperienza educativa, è una maniera di fare esperienza di vita che funziona, è comunione e spirito di gruppo».
Questa dimensione parrocchiale ha orientato anche le esperienze della compagnia, per lo più realizzate in altre parrocchie o nei paesi vicini: «Tempo non ce n’è molto per preparare gli spettacoli – continua Carla Scavariello – e neanche il denaro che servirebbe! Dobbiamo fare i conti, spesso, anche con le presenze incostanti degli attori, che sono incardinati in un vissuto quotidiano con il quale è obbligatorio confrontarsi».
E non è l’unico problema da affrontare, a sentire i toni con cui la Scavariello ribadisce il suo punto di vista sulle attenzioni dedicate al teatro amatoriale: «È mai possibile che anche per rappresentare un semplice spettacolo teatrale preparato con i più piccoli la burocrazia ci mandi a fare il giro degli uffici per permessi, sicurezza, diritti d’autore? A Battipaglia, poi, abbiamo vissuto una disattenzione totale verso l’espressione artistica e teatrale: possiamo accollarci solo noi, senza fondi a disposizione, il compito di mantenere in vita questa sana passione, soprattutto per i più giovani? È mai possibile essere costretti a rappresentare i nostri lavori altrove, con quello che comporta dal punto di vista economico?»
Interrogativi non isolati, che attendono risposte. Pur tra queste ed altre difficoltà, l’Oratorio San Giuseppe può vantare un repertorio importante di opere messe in scena, realizzate sia dal gruppo di adulti che dal gruppo dei giovani e dei ragazzi: «Abbiamo prodotto Natale in casa Cupiello, Filumena Marturano, Miseria e Nobiltà, più recentemente Mia cognata è una star e Mammà è sempe mammà. Sono contento del gruppo con il quale lavoro, penso a Michela Farina, Gerardo De Nigris, Paolo Taglianetti, Giuseppe Landi, Giada Corrente, Rita Carbone, Teresa Carbonara, Antonietta Rubino, Lorenzo Bisceglie, Giacomo Strizzi, Daniela Pizzuti. Ora stiamo lavorando ad un nuovo lavoro in lingua napoletana dal titolo Ago, cuttone e cunfiette, commedia comica di Eduardo Barra». Facile immaginarne il debutto proprio a luglio, nel decennale della rassegna…

19 giugno 2015 – © Riproduzione riservata
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