Alla scoperta di Morigerati

Morigerati02Per chi ama il turismo lento e sostenibile esiste un luogo ideale dove trascorrere il tempo gustando ogni istante: Morigerati, che per il suo patrimonio di bellezza e l’offerta turistica d’eccellenza è tra i Comuni Bandiera Arancione certificati dal Touring Club Italiano. Il paese, raggiungibile grazie all’autostrada SA-RC, uscita Buonabitacolo-Padula, è arroccato su uno sperone; il centro storico è un susseguirsi di vicoli, sottopassaggi e piccole piazze, e regala la suggestione di tempi lontani, quando tutti gli elementi, naturali e costruiti, erano in armonia tra di loro. C’è molto da vedere in tutta lentezza, anche a dorso dei muli: iniziando dal Museo della Civiltà Contadina che, con oltre 250 manufatti, ben documenta gli usi ed i costumi cilentani. Di particolare rilievo è la Cereria che produceva oggetti devozionali ed ex voto. Sembra che l’abitato sia situato sullo stesso luogo dove anticamente si trovava il villaggio fondato dai Morgeti, popolazione Italica proveniente dalla Calabria. In seguito, divenne piccola colonia romana, come testimoniano i ruderi che affiorano in località Rumanuru. L’abitato attuale sembra nascere con la benedizione del culto delle reliquie dei Santi Martiri: intorno al 740 d.C. con l’arrivo di un gruppo di monaci Basiliani, scampati alle persecuzioni iconoclaste in Grecia. I monaci custodivano la Sacra Icona di San Demetrio, oggi conservata nell’omonimo Santuario (XVII secolo) i cui delicatissimi stucchi decorano la volta della navata. Successivamente, il casale fu fortificato nel corso della guerra del Vespro (1282-1302) contro gli Aragonesi. Nel XIV sec. come i paesi vicini, entrò a far parte dei possedimenti dei Conti Sanseverino. Da vedere il Palazzo Baronale, nel centro del paese, con la Cappella dedicata alla Madonna delle Grazie. Altre reliquie, dei Santi Martiri Teodoro e Biagio sono custodite nella Chiesa della SS. Annunziata costruita agli inizi del XVI secolo. Il paese è immerso in una Oasi wwf che, con la Grotta del Bussento, merita un’escursione.

24 aprile 2015 – © Riproduzione riservata
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