Alla scoperta di Vibonati
Per gli amanti del mare e della splendida macchia mediterranea che danno spettacolo di sè, da visitare è Vibonati. Antico borgo medioevale, immerso tra colline popolate di sughere, 4 Km di costa che anche quest’anno è tra le Bandiere Blu d’Europa: con le spiagge di Santa Maria li Piani, Parco Marinella, Villammare e dell’Uliveto. Raggiungibile percorrendo la S.S.18 in direzione Policastro-Bussentino da cui dista 9 km. La fondazione della cittadina è discussa: alcuni studiosi la fanno risalire al IV secolo a.C. ad opera dei fuggitivi fenici di Tiro (Libano). Altri ne attribuiscono l’edificazione a Gisulfo, ultimo dei principi longobardi di Salerno. Altri ancora, collocano la fondazione in epoca romana, come porto commerciale e militare di notevole importanza. La tesi che sembra più attendibile vuole che un gruppo di persone dalla zona ancor’oggi chiamata Volle (a 2 Km da Vibonati) decidessero di spostarsi più in alto per scampare alle incursioni di Saraceni e pirati. Certo è che Casalis Vibonatorum, faceva parte di quella prima linea di difesa impiegata dai Longobardi contro le improvvise penetrazioni dei Saraceni dalle Calabrie e potenziata poi dagli Angioini durante la guerra del Vespro tra Carlo I e Pietro d’Aragona. La ricca cittadina fu spesso sconvolta dagli eventi della storia medievale d’Italia e d’Europa, passando nelle mani di numerosi feudatari. Infine, fu al centro dei sanguinosi moti del Cilento del 1848, e il 3 settembre 1860 ospitò Giuseppe Garibaldi, come ricorda una lapide di casa De Nicolelis. La chiesa di S. Antonio Abate, costruita sulle rovine del castello, è il punto di riferimento per chiunque arrivi in questo paese: da essa si diramano vie strette e sinuose, attraverso un borgo medievale intatto. Il Tirone è certamente una delle testimonianze più peculiari nella sua storia: un portico ad arcate antichissimo che con i suoi pilastroni anneriti dal tempo, sorregge il sagrato della chiesa. Da ammirare gli stupendi portali sul Corso Umberto I e le viuzze più nascoste. Da non lasciarsi sfuggire un’escursione lungo la via degli innumerevoli mulini ad acqua che animano la valle del Ceraso e del Fontana. Tra le più belle frazioni Villammare: poche case di pescatori sugli scogli attorno alla Chiesa di Santa Maria di Portosalvo e protette da una Torre costiera del XVI secolo.