Alla scoperta di Roccagloriosa

Roccagloriosa02Roccagloriosa, un nome evocativo, un concentrato di storia millenaria alle spalle del Monte Bulgheria, su una verde collina che domina il Golfo di Policastro e le valli dei fiumi Mingardo e Bussento. Per la sua posizione strategica a controllo dei percorsi che dalla costa vanno all’entroterra è stato il luogo ideale da tempi remoti di insediamenti sempre ricchissimi. In anni recenti, grazie agli Scavi dell’Università di Alberta (Canada), il paese è diventato famoso in tutto il mondo per la scoperta di uno degli insediamenti di età Lucana più ricchi ed importanti mai venuti alla luce: una imponente cinta muraria fortificata, una grande necropoli che ha restituito corredi funerari ed affreschi ben conservati. Sulle pendici occidentali del Monte Capitanali, in un’area già frequentata in epoca preistorica nel V secolo a.C., si sviluppò l’abitato Lucano: l’area archeologica è raggiungibile proseguendo per 2 km oltre la zona detta Rocchetta. Dallo scavo dell’abitato racchiuso da possenti mura, provengono molti pregiati reperti, soprattutto due importanti documenti con iscrizioni in greco e lingua Osca dei Lucani. La Necropoli situata a ridosso delle mura in località La Scala è costituita da ricche tombe a Camera e a Cassa datate da V al III a.C. L’Antiquarium di Roccagloriosa (aperto da metà giugno a metà settembre) è ospitato in due sedi espositive: la prima nella chiesa di S. Maria ad Martyres (via Borgo S. Antonio), l’altra in un piccolo edificio in piazza del Popolo. Esposti materiali provenienti dalla necropoli e dallo scavo dell’abitato, testimonianze eccezionali che ben documentano l’importanza della comunità Lucana. I Romani ribattezzarono il luogo con il nome Patrizia, dalla Gens insediata nella zona dell’odierna Rocchetta. La cittadina visse fino al IV d.C., quando Stilicone sbarcò con i suoi soldati nel Golfo di Policastro e gli abitanti di Patrizia furono costretti a fondersi col nucleo originario; da questa unione nacque un nuovo insediamento, intorno ad una chiesetta del 412 d.C. dedicata alla Gloriosa Madre di Dio, nella zona ancora oggi chiamata Rocca. L’insediamento per la sua posizione strategica fu protagonista di alterne vicende, fino ai saccheggi di epoca napoleonica. Numerosi palazzi storici, belle chiese e soprattutto interessanti percorsi archeologici rendono la visita un’esperienza unica.

Roccagloriosa è raggiungibile percorrendo la S.S.18 in direzione Vallo della Lucania – Sapri.

22 maggio 2015 – © Riproduzione riservata
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