Ora tocca a voi

[di Francesco Bonito]


Sapete già tutto. Il peggior agosto di sempre per i cittadini battipagliesi. Nero su Bianco dedica tre intere pagine alla maleodorante vicenda che vede protagonisti lo stir di Battipaglia, l’impianto di compostaggio di Eboli, i sindaci di Battipaglia ed Eboli, il presidente della Provincia, il futuro impianto di compostaggio di Battipaglia, l’Arpac, il comitato contro l’impianto di compostaggio, e altri. Non mi dilungherò su un argomento approfondito da Carmine Landi e Paolo Vacca, e al quale dedichiamo un’eloquente copertina: la quinta in dodici anni!
Conosciuto il problema, subìte le dannose conseguenze, oggi non ha più senso continuare a evidenziare le incapacità e le distrazioni degli amministratori battipagliesi; serve altro. Occorre risolvere il problema e, soprattutto, evitare di aggravarlo. Come? Non spetta a chi fa informazione trovare le soluzioni, tocca a chi amministra. Sindaca e consiglio comunale sono stati eletti per governare e gestire al meglio la comunità, per migliorare la vivibilità o, almeno, non peggiorarla.
È inconfutabile che, perdurando questa situazione, la qualità di vita dei battipagliesi
è fortemente compromessa. E non solo. Chi non ha una spiccata sensibilità olfattiva o ambientale dovrebbe almeno dolersi del danno economico che gli amministratori locali hanno inflitto a Battipaglia negli ultimi vent’anni. Un’economia che si reggeva anche grazie alla plusvalenza di un mercato immobiliare sopravvalutato, ha visto nel corso di un decennio il crollo del valore delle case imputabile alla contrazione della domanda, dovuta alle peggiorate condizioni ambientali e alle notizie di scenari ancora meno rassicuranti, con fonderia e nuovo impianto di compostaggio all’orizzonte. Ogni battipagliese proprietario di una casa, di un negozio o di un garage, sa che oggi il suo immobile vale la metà.
Ora basta, però. Ora tocca a voi, cari amministratori, risolvere un problema troppo a lungo tollerato, aggravato da anni di rinvii e omissioni. Un sindaco è eletto per trovare soluzioni, non per lamentarsi o denunciare inefficienze di altri. Cecilia Francese e la sua squadra ce la potrebbero fare, hanno la determinazione e le capacità. Se così non fosse, se dovessero ritenere che l’impresa è impossibile, sarebbe il caso di ammetterlo pubblicamente, traendone le dovute conseguenze. I cittadini possono anche rassegnarsi o far prevalere egoismo e indifferenza; i politici no.
Cecilia lo sa bene, gli odori rievocano mirabilmente ricordi, emozioni, stati d’animo. Tra qualche anno, al momento di votare, se dovesse sentirsi ancora forte l’odore della spazzatura, i cittadini potrebbero ricordare chi c’era a Palazzo di città.

8 settembre 2017 – © Riproduzione riservata
Facebooktwittermail