L’Equiseto o Coda cavallina

L’Equiseto (Equisetum Arvense L.), conosciuto anche come Coda cavallina, è una pianta ampiamente diffusa in tutta Europa in località umide e acquitrinose. Facile è trovarla sulle sponde dei fiumi, nei greti dei torrenti e in tutti i luoghi erbosi ricchi d’acqua. La droga, ossia la parte che vanta proprietà medicinali, è costituita dai fusti sterili raccolti tra maggio e luglio, quando sono ben sviluppati e lasciati essiccare al sole. L’Equiseto contiene flavonoidi, acidi organici ed in particolare sali minerali; sono abbondanti quelli di potassio (tra il 18 e il 20%!). La pianta è inoltre naturalmente ricca di silice, circa il 5-6%.

ROPRIETÁ
Remineralizzante, diuretico, antinfiammatorio delle vie urinarie. Indicato nel trattamento di osteoporosi, fragilità di unghie e capelli, cistiti.
L’elevato contenuto di silice ne fa una delle piante remineralizzanti più efficaci. L’acido silicico avrebbe la proprietà di aumentare l’elasticità dei tessuti e di giovare alla guarigione delle fratture. Viene utilizzato in erboristeria per il benessere di unghie e capelli e come diuretico per il trattamento delle infiammazioni delle vie urinarie inferiori nonché per il trattamento della renella, spesso in associazione e in sinergia con altre piante. Ad oggi non sono riportati in letteratura effetti collaterali, né interazioni farmacologiche né controindicazioni.

USO ESTERNO
Tradizionalmente è impiegato esternamente nei disturbi emorroidali, per le perdite di sangue dal naso, per le varici, per i pruriti e per le infiammazioni delle mucose della bocca e della gola. In tutti questi casi si utilizza l’infuso della pinta applicato localmente attraverso l’ausilio di batuffoli di cotone o di compresse di garza imbevuti della soluzione oppure tramite sciacqui e/o gargarismi.
Una manciata della droga infusa nell’acqua calda del bagno è inoltre utile per la pelle rilassata e rugosa.

CURIOSITÁ
Anticamente l’Equiseto veniva utilizzato per strofinare e lucidare le stoviglie della cucina.

RICETTARIO
Per sfruttare al meglio l’azione remineralizzante e diuretica effettuare l’infuso utilizzando un cucchiaio di pianta secca taglio tisana per mezzo litro d’acqua bollente. Lasciare in infusione 15/20 minuti, filtrare e bere lontano dai pasti preferibilmente al mattino.
Dell’Equiseto è possibile anche utilizzare la polvere. In tal caso è consigliabile assumerne un cucchiaino da caffè al giorno in concomitanza con un pasto.
La tintura madre è preparata lasciando macerare la pianta fresca in una opportuna soluzione di acqua e alcol. Facilmente reperibile già pronta in erboristeria, si utilizza, allo stesso scopo, nella dose di 150 gocce al giorno, sempre diluite in acqua, da assumere lontano dai pasti.
In sinergia con altre piante suggeriamo una miscela diuretica (la composizione è tratta dalla formula di prescrizione della farmacopea tedesca):


Tisana diuretica
– foglie di Mate 20 g
– foglie di Ortosiphon 10g
– foglie di uva ursina 10g
– Equiseto sommità 20g
– baccello di fagiolo 20g
– foglie di betulla 20g
Preparazione e modalità d’uso: versare acqua bollente su un cucchiaio della miscela. Attendere 15 minuti, filtrare e bere due tre volte al giorno.

12 ottobre 2018 – © riproduzione riservata
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