L’appuntamento | di Felicetta Pizzolante

Era stata invitata quel giorno alla festa di compleanno di una sua amica. La giornata era splendida: calda, piena di luce e di sole, anche se si era in pieno inverno. Davanti a lei il panorama era straordinario: tutto il golfo di Napoli da Punta Campanella a Posillipo, in mezzo la maestosità del Vesuvio e l’isola di Capri, in un tripudio di luce accecante, di sole e di tiepida brezza. Il mare era calmo, luccicava e rifletteva i raggi del sole che col passare del tempo diventavano fastidiosi ed accecanti. “Vuoi passare al mio posto, così il sole non ti dà fastidio?” disse lui che le stava seduto di fronte. Lei rispose che poteva rimanere lì perché dopo un po’ il sole sarebbe tramontato.
Durante il pranzo lui cercò di coinvolgerla nei discorsi che si facevano a tavola, perché aveva notato in lei qualcosa di particolare: era rimasto colpito dai suoi occhi verdi e pensò subito: questa sarà la donna che mi farà compagnia per il resto della mia vita. Alla fine lei scattò delle foto che lo ritraevano e lui subito le chiese di inviargliele. Terminata la festa si salutarono e lui le baciò la mano come facevano una volta i cavalieri. Da quel giorno lui non la perse più di vista: ogni giorno era presente con un messaggio, una telefonata, un pensiero.
La invitava ad incontrarsi perché gli piaceva la sua compagnia, lei timidamente e un po’ distaccata rispondeva che abitando un po’ lontano sarebbe stato difficile frequentarsi. “Non ci sono problemi, verrò io da te” ribatteva lui. E così iniziarono a vedersi sempre più spesso, mentre lei incominciava ad affezionarsi a quel cavaliere che ogni volta le baciava la mano, le offriva la destra, la inondava di positività e di allegria, la coinvolgeva nella sua gioia e nella speranza di una vita tranquilla e felice, la invitava a ricambiare quell’affetto che in lei già si stava trasformando in qualcosa di più grande. In poco più di due mesi, quello sconosciuto, seduto di fronte a lei in quella limpida giornata piena di luce, si era trasformato in un meraviglioso sole, in un grande amore, in qualcosa di irrinunciabile che le faceva battere il cuore come una ragazzina al primo appuntamento. “Sarà ancora più bello ora che siamo liberi tutti e due, il nostro amore vivrà della presenza l’uno dell’altro” gli ripeteva sempre lui.
Avevano deciso di passare una giornata insieme, la prima dopo tanti brevi incontri, per condividere momenti più intimi, quando dalla tv appresero dell’epidemia del covid-19: i morti al nord, la chiusura delle scuole, la chiusura delle attività, le restrizioni per contrastare il contagio. Lo sconforto assalì tutti e due e nella tristezza di quei giorni di isolamento l’unica nota positiva era potersi sentire telefonicamente, scambiarsi una parola dolce, mandarsi dei messaggi sempre più affettuosi e coinvolgenti ed augurarsi che tutto sarebbe finito presto e bene; nella certezza che quella giornata da passare insieme, tanto desiderata, sarebbe arrivata ancor più carica di emozioni.

23 aprile 2020 – © Riproduzione riservata

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