La foto che vorrei

[di Francesco Bonito]


Spero che la lettera del consigliere comunale Valerio Longo non si riferisca a quanto scritto da me e da Carmine Landi sullo scorso numero, a proposito della cosiddetta “valorizzazione” dei beni comunali da vendere. Non mi sembra che nei nostri due articoli si sia voluto“contestare delle proposte concrete di ottimizzazione e rilancio della vendita degli immobili di proprietà comunale a suon di slogan e demagogia. Né credo si riferisca a noi quando scrive: “parlare di cementificazione, senza formulare delle ipotesi alternative, è strumentale, semplicistico e contribuisce a bloccare lo sviluppo”.
La volontà del giornale, come ho scritto chiaramente, è quella di stimolare un dibattito sull’argomento, e non certo quella di “praticare le strade della sterile contrapposizione, della diffusione del terrorismo bigotto al metro quadrato di cemento”. A quanto pare ci siamo riusciti, vista la tempestività di alcuni interventi: il primo è apparso sul web poche ore dopo l’uscita del giornale; il secondo, firmato dal capogruppo di Forza Italia, potete leggerlo integralmente a fianco. Non serve la polemica, perciò non risponderò nel merito; l’importante è aver posto all’attenzione dei nostri lettori la questione. La lettera di Longo ha il pregio di chiarire il punto di vista della maggioranza, risultando, per certi aspetti, illuminante.
Ringrazio Valerio Longo per aver scelto Nero su Bianco per la sua esternazione – non è la prima volta che lo fa e spero non sia l’ultima – e gli rivolgo cordialmente un invito: visto che lui è per “il cemento che attrae il turismo e fa meravigliare il mondo, l’opera d’arte, l’architettura”, gli chiedo di inviarci una foto di un edificio battipagliese (costruito nel dopoguerra) che abbia le caratteristiche da lui descritte. Appena ci arriverà, la pubblicheremo con piacere.

1 giugno 2017 – © Riproduzione riservata
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