Erasmus: la Marconi e i piccoli francesi

[di Romano Carabotta]

Gli studenti delle classi terze della scuola secondaria di primo grado Guglielmo Marconi sono reduci da un’interessante esperienza di confronto con una delegazione di colleghi venuti dalla Francia. Abbiamo incontrato gli ospiti francesi nel loro ultimo giorno di permanenza a Battipaglia, per farci raccontare il loro punto di vista su questo scambio culturale.
Quando chiediamo che cosa sia stata per loro questa esperienza Erasmus, il primo a rispondere è Martin che ci spiega che si è trattato di uno scambio tra due culture europee, utile per conoscersi meglio, per capire come funzionano altri Paesi e confrontarsi con altri stili di vita. 
Pierre, un altro studente francese tredicenne, non ha avuto esitazioni nel raccontare la sua personale esperienza. Ci dice che sono stati tutti ospitati dalle famiglie degli studenti e racconta che «c’est cool» (è figo, ndr) imparare come vivono i ragazzi italiani e conoscere le loro famiglie.
Prima che uno scambio utile alla lingua, è stata una straordinaria esperienza umana. Infatti, quando chiediamo agli adolescenti transalpini di lasciare un messaggio ai compagni che stanno per lasciare, Joenne e Corinne dicono con entusiasmo «supèr!» e ammettono che non dimenticheranno facilmente i nuovi amici italiani.
Tra le varie visite alle bellezze del territorio e le diverse attività in comune, alcune condivise anche con gli Scout d’Europa del gruppo Battipaglia 7, c’è stata persino l’occasione di una divertente partita di calcio tra ragazzi francesi e battipagliesi (vedi foto), che dimostra come l’esperienza vissuta, prima che uno scambio culturale, sia stata per tutti un’occasione di crescita personale, all’insegna del confronto e della condivisione della quotidianità, passando anche dalle cose più semplici, come una partita di pallone.

5 aprile 2019 – © Riproduzione riservata

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