Divorzio breve


Sorge l’Alba di Fernando Zara. Letteralmente.
Su indicazione della prima cittadina Cecilia Francese, l’ex sindaco ha ottenuto la nomina per la consulenza in seno ad Alba. Un lavoro da 1.600 euro lordi al mese. Il medico s’occuperà degli studi di fattibilità riguardanti le nuove modalità di gestione della raccolta differenziata, di frazioni riciclabili del rifiuto urbano, del parcheggio pubblico a pagamento, delle farmacie comunali (se Battipaglia riuscisse a riprendersele dal Cofaser) e delle forniture di gas metano. E del parco naturale che va realizzato lungo la litoranea, nella pineta ebolitana di proprietà del Comune di Battipaglia. Sulla scrivania dell’ex sindaco, che nel 1999 s’inventò Alba Nuova, c’è la delibera d’intenti sulle sorti della partecipata, approvata il 18 gennaio in consiglio comunale. E c’è un contratto che è stato siglato il 13 marzo. Era circolata una prima bozza, nelle ore precedenti, che l’ingegnere Luigi Giampaolino, manager alla guida della società in house, avrebbe sottoposto a Zara senza il placet della sindaca. E così ci si è rimessi di nuovo a discutere. Le rose son fiorite, e il divorzio breve d’un anno e mezzo fa è stato davvero breve: torna la pace. E i “dissociata” e gli “insipiente” sono solo un ricordo. «Non erano attacchi personali – chiarisce Zara – ma critiche all’operato d’un’amministrazione che era partita col piede sbagliato, ma che oggi, nonostante le pecche del passato, dimostra di voler costruire qualcosa d’importante». L’ex sindaco, il 15 di marzo, nella stanza adiacente a quella del sindaco, a Palazzo di Città, incontra gli operatori dell’informazione. Accanto a lui ci sono il presidente del consiglio comunale, Franco Falcone, e il capogruppo consiliare Francesco Marino. Non c’è la Francese, che però saluta con entusiasmo la nomina: «Zara è un nostro alleato», farà sapere la prima cittadina, precisando che «alla luce dell’approvazione all’unanimità della delibera su Alba in consiglio, in lui sono state individuate le competenze giuste per portare avanti questi progetti e idee per il rilancio della società municipalizzata». E si difenderà pure dalle critiche, la Francese: «Rivoluzione Cristiana è stata alleata di Etica, movimento trasversale, in campagna elettorale, e sulle alleanze, non credo che tutti quelli che si inerpicano sui pulpiti abbiano le carte in regola per emettere giudizi, visto le alleanze che vediamo sorgere quando si tratta di buttare fango sull’amministrazione». Zara, invece, si dice «amareggiato dallo sbarramento di fuoco interno ed esterno al Palazzo, tra la maggioranza e minoranza, di fronte a un incarico di consulenza che non è un ruolo di gestione». E quando tira fuori le cifre del contratto, minimizza l’attenzione focalizzata sulle somme: «Si parla di studi di fattibilità che varranno 150mila euro, si parla del rilancio d’una società, ed io sono profondamente dispiaciuto dal fastidio che qualcuno ha provato». Ammette che la società è invecchiata, e annuncia un giro di vite: «Impensabile che, su 121 dipendenti, ci siano 26 impiegati». Apre alla gestione aziendale del pattume: «Il rifiuto – tuona – è un prodotto pubblico e deve essere il pubblico a gestirlo». Progetti che passano attraverso le risorse europee: «Nel 2001, per fare un impianto, ci volevano 2,4 milioni di euro; oggi servono almeno 10 milioni». Su eventuali motivi ostativi e sulla causa con Alba, in piedi dal 2003, quando l’ex amministratore Valente Nicastro lo citò in giudizio per “mala gestio”, l’ex sindaco assicura: «Non c’è incompatibilità. Io sono stato citato in giudizio, ma se la società portasse avanti la causa, rischierebbe seriamente di perderla». Durissime stoccate dal leader dell’opposizione Gerardo Motta: «Atto gravissimo! Quali competenze ha Zara? Se ne sono dette di tutti i colori, e adesso vanno d’accordo con una convenzione a 30mila euro. Forse servono i voti di Marino e Amendola per approvare il bilancio…». La sindaca deve nominare pure il nuovo amministratore d’una società che ha 500mila euro di debiti nei confronti dei fornitori: a Palazzo sono pervenute 19 candidature.

23 marzo 2018 – © Riproduzione riservata
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