Cos’è l’Asi?

Il Consorzio per l’Area di sviluppo industriale di Salerno è un Ente pubblico economico che ha il compito di propiziare la nascita e lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali nel Salernitano. Infrastrutture, terziario avanzato, servizi logistici, di produzione e di gestione della produzione: sono solo alcune delle sue competenze.
È del 24 luglio 1977 un decreto del presidente della Repubblica su interventi nel Mezzogiorno d’Italia per l’industria manifatturiera.  Poi la legge 317 del 1991 e il decreto legge 149 del 1993. È la Regione Campania a disciplinare assetto, funzioni e gestione dei consorzi per le aree di sviluppo industriale. A quello di Salerno aderiscono l’amministrazione provinciale, il Comune di Salerno, quello di Cava de’ Tirreni e quello di Fisciano. Quattro gli agglomerati: Battipaglia, Cava, Fisciano-Mercato San Severino e Salerno. Il 18 marzo del 2011,  il consiglio comunale cittadino, guidato dall’allora sindaco Giovanni Santomauro, deliberò il diritto di recesso volontario dal Consorzio. E la Corte di cassazione, a settembre 2013, sancì la legittimità di quell’atto amministrativo. Nei tribunali, però, pendono fior di contenziosi sulla legittimità degli insediamenti in area Asi autorizzati dal Comune con licenza e permesso a costruire, senza il nulla osta del Consorzio teso a verificare il rispetto dei dettami del piano consortile. Emblematica la vicenda Agrifina. Era agosto del 2016 quando, in esecuzione d’una sentenza del Tar, impugnata in Consiglio di Stato dal Consorzio e da proprietari di altri lotti in zona industriale, il Comune autorizzò i vertici di Agrifina a realizzare un opificio industriale in un’area ubicata in zona Asi, che sarebbe urbanisticamente destinata all’interporto. Mancavano i nulla osta del Consorzio, dei quali, a Palazzo di Città, non si tenne alcun conto in virtù del recesso. E così il Suap comunale ha deciso di non rilasciare autorizzazioni in attesa della sentenza. Il 28 settembre prossimo ci sarà la fatidica udienza pubblica in Consiglio di Stato.
Intanto, da gennaio a maggio 2017, sulle scrivanie degli uffici del Consorzio Asi, per Battipaglia, sono pervenute trenta istanze: diciotto le richieste di nuovi insediamenti produttivi, una sola domanda di ridimensionamento, tre le varianti invocate, cinque istanze di ampliamento e tre i pareri di conformità reclamati.

14 luglio 2017 – © Riproduzione riservata
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