Civismo ambidestro


Sarà Gianluca Di Giovanni a rappresentare la città in seno al consiglio Ato (Ambito territoriale ottimale) dei rifiuti. Il segretario di Etica per il buon governo è tra i 22 consiglieri eletti.
La candidatura, però, ha fatto discutere. Il sindaco Cecilia Francese, infatti, ha piazzato Di Giovanni nella lista del centrosinistra. Pure, a dicembre, in occasione delle elezioni per il Consiglio dell’Ato Sele, la Francese collocò i suoi candidati, Ilario Marmo e Gerardo Ventriglia, in una lista vicina al centrosinistra. Eppure, in città, il sindaco governa con il supporto di Forza Italia e Fratelli d’Italia. FdI è il partito del vicesindaco Ugo Tozzi, dell’assessore alle politiche sociali Michele Gioia ed è anche il partito sotto la cui insegna, alle provinciali, fu eletto consigliere Angelo Cappelli.
Proprio a causa delle elezioni per Palazzo Sant’Agostino Antonio Sagarese ha lasciato la maggioranza. Lo ha fatto ufficialmente durante la seduta consiliare del 30 gennaio. «Ho accettato, ma non condiviso, l’alleanza con Ugo Tozzi», ha detto. Proprio da quell’alleanza sarebbe nata, a suo dire, la scelta di candidare alle provinciali Cappelli, «uno degli alleati, e non uno della squadra», e di candidarlo con FdI «facendo di Battipaglia l’ultimo avamposto di Edmondo Cirielli».
Strali pure all’indirizzo del coordinatore di maggioranza, Bruno Di Cunzolo: «Esercita un ruolo anomalo, e porta con sé un grosso conflitto d’interessi, coltivato per decenni». È intervenuta la prima cittadina. «La scelta di Cappelli – ha detto il sindaco – è stata condivisa con tutti, mentre Sagarese si è reso autonomo da subito, senza rispondere agli sms e senza presentarsi all’incontro». E su Di Cunzolo «anche il capogruppo di Sagarese ha individuato in lui il coordinatore».
C’è pure chi era sulla soglia e ha deciso di restare fuori. Si tratta del consigliere del Pd Egidio Mirra. «L’amministrazione – ha dichiarato il dem – ha rotto con la civicità facendo eleggere Cappelli con la destra peggiore e intitolando un luogo pubblico alla memoria di Giorgio Almirante. Non si può essere buoni per tutte le stagioni e scegliere di avere una posizione a Battipaglia, un’altra a Salerno e un’altra ancora a Napoli, ed è per questo che rimarrò all’opposizione». Il segretario cittadino di partito, Davide Bruno, ha smorzato, spiegando che la posizione di Mirra «è relativa al rammarico per le candidature alle ultime elezioni provinciali, ma si mantiene l’attenzione e l’impegno di valutazione del Pd sugli atti di programmazione e di realizzazione dell’azione amministrativa».

10 febbraio 2017 – © Riproduzione riservata
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