Banca Campania Centro, coesione e competizione


La BCC Cassa Rurale riconosciuta come impresa che favorisce il valore della coesione

C’è anche Banca Campania Centro, unica realtà bancaria, tra le venti imprese virtuose italiane presentate come esempi in cui il valore della coesione diventa strumento di sviluppo. Il rapporto, voluto da Fondazione Symbola e Unioncamere, e realizzato da Ipsos, è stato presentato la scorsa settimana a Treia, nelle Marche. Coesione è competizione, un rapporto scientifico fatto di analisi della situazione italiana e dei contenuti ad esso sottesi. Un’analisi ad ampio raggio delle ultime tendenze economiche e di venti realtà – tra le quali, oltre a Banca Campania Centro, imprese come Enel, Ferrero, iGuzzini, Ferragamo, Ima, Carlsberg Italia, Giffoni Experience – che operano nella logica della coesione, per affrontare al meglio un mercato in continua evoluzione.
Uno studio approfondito, quella fatto da Ipsos, e presentata dal segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli, che sottolinea le direttrici verso cui si dirige il mercato globale: un mercato non più incentrato sul semplice rapporto domanda/offerta, ma sempre più attento a valorizzare la connessione orizzontale tra realtà diverse, ponendo il fattore umano come punto da cui partire.
«La presenza di Banca Campania Centro nel rapporto rappresenta un motivo di grande soddisfazione», dichiara il presidente della Cassa Rurale, Silvio Petrone. «In un mondo fortemente globalizzato e reduce da una crisi che per anni ha prospettato scenari negativi – prosegue – la nostra cooperativa di credito si è rivelata pronta a comprendere la necessità di adottare una visione economica d’insieme più ampia, focalizzata sulla necessità di fare rete per affacciarsi con forza al mercato di oggi. Una rete fatta di uomini, di consumatori, di soggetti attivi che influenzano il mercato con il proprio “voto col portafoglio”, un insieme di feedback consapevoli che orientano le scelte delle aziende verso una sostenibilità ambientale e sociale».
Banca Campania Centro deve questo suo riconoscimento alla forte spinta al recupero della centralità del ruolo del socio, attraverso iniziative concrete e coinvolgenti, e soprattutto alla capacità di integrazione e di coesione con tutte le realtà vive delle comunità, proprio come sottolineato nel rapporto.

13 luglio 2018 – © riproduzione riservata
Facebooktwittermail