A Battipaglia spendi, gratta e vinci


Basta un pizzico di buona volontà per provare a rialzare la testa.
Confcommercio Battipaglia ne ha dato una prova. È stata avviata un’iniziativa in città che sta riscuotendo un notevole successo, ed è una lieve boccata d’ossigeno per qualche esercente, ma pure un’occasione per sorridere per i cittadini che scattano un selfie con un premio tra la mani e lo postano sui social. Si chiama Spendi, gratta e vinci, ed è un concorso a premi che s’inserisce in una serie d’iniziative che mirano alla rivitalizzazione d’una città che da anni, in termini commerciali, è in ginocchio. Migliaia e migliaia i biglietti grattati finora, e tanti ancora i premi da portare a casa.
«Chi entra nei negozi di Battipaglia deve provare un’emozione…», dice il presidente Massimo Sorvillo.
Trenta le attività coinvolte, sedici le imprese promotrici. A fronte di una spesa minima di 20 euro nei negozi aderenti, i consumatori ricevono un biglietto. Grattandolo hanno la possibilità di vincere uno dei premi in palio: prodotti allettanti, tant’è che l’importo complessivo del materiale messo a disposizione ammonta a oltre 16mila euro. Tagli di capelli, solarium, abiti eleganti, occhiali da sole, ciondoli in oro e pietre preziose: c’è di tutto. «I regali banali – dice il presidente di Confcommercio Massimo Sorvillo – li abbiamo scartati».
All’iniziativa, che gode del patrocinio del Comune, col senno di poi, avrebbero voluto partecipare anche altri esercenti cittadini che, inizialmente, non s’erano proposti. Tant’è che in seguito, sia a Palazzo di Città che direttamente al presidente, hanno chiesto di essere coinvolti. Troppo tardi per farlo, ma non per pensare a una seconda manche. D’altronde Confcommercio ha tante idee in cantiere: «Stiamo programmando delle attività anche in collaborazione con la Confcommercio di Pontecagnano – spiega Massimo Sorvillo – perché, per migliorare, occorre mettersi in concorrenza e confrontarsi».
E le attività commerciali battipagliesi, di occasioni di confronto coi negozi delle realtà vicine ne hanno davvero bisogno. E pure di sviluppare reti e sinergie: «Al di là del concorso – aggiunge Sorvillo – è importante conoscersi, fare gruppo, e soprattutto crederci, perché, se non ci crediamo noi, diventa inutile parlare di commercio».

24 aprile 2017 – © Riproduzione riservata
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